Aumenti delle tariffe, no di Pignoli e Lerri al bilancio

9 Marzo 2011

I consiglieri: ritirare gli aumenti per lo sport o votiamo contro

PESCARA. Minacciano di «ingessare» l'approvazione del bilancio di previsione 2011, di portare migliaia di emendamenti per bloccare il voto del consiglio comunale, costringendo i consiglieri a «sedute fiume, alle notti bianche in Comune fino alle 5 di mattina».

I consiglieri di Futuro e libertà Massimiliano Pignoli e Nico Lerri hanno convocato un incontro per chiedere al sindaco Luigi Albore Mascia di ritirare «le delibere sugli aumenti delle tariffe di mense scolastiche, asili, impianti sportivi e attività culturali» altrimenti «il bilancio di previsione non avrà il nostro sì e costringeremo i consiglieri a sedute interminabili».

In particolare, l'attenzione dei consiglieri si è soffermata sugli aumenti del 25 per cento degli affitti degli impianti sportivi che scatteranno a partire dal 1º agosto. Tra i motivi del sì della giunta c'è anche il riconoscimento di Pescara Città europea dello sport 2012, l'anno in cui il Servizio impianti sportivi, come si legge nella delibera, «ha attivato le procedure e le attività tese a implementare e ottimizzare i servizi di competenza per soddisfare l'utenza interessata all'utilizzo delle strutture sportive».

Gli aumenti, da cui l'amministrazione conta di incassare 95 mila euro, colpiranno 112 associazioni di varie discipline che utilizzano impianti per allenamenti, partite ufficiali e amichevoli. «Siamo condannati alla sopravvivenza», dice Luca D'Onofrio, presidente dell'Amatori basket la cui prima squadra milita in serie C dilettanti ma che raccoglie anche l'Under 19 e le squadre giovanili. «Il budget a disposizione è già limitato e questi aumenti sono una stangata, anche perché il servizio offerto dagli impianti è molto carente. Noi ci alleniamo al palazzetto Elettra ma anche su campi delle scuole in cui, in alcuni casi, il custode non apre neanche il cancello».

Nei palazzetti Elettra, Rigopiano e Colle Pineta, una partita di campionato nazionale di volley, basket e calcio a 5 costerà alle società 86 euro; la spesa per le gare nazionali di ginnastica costerà 94 euro. Aumentati anche i prezzi dei campi minori come quelli di Zanni, ex Gesuiti, Flacco, Rampigna e Rancittelli. Le gare ufficiali nazionali di calcio e calcetto costeranno 376 euro.

Sono questi gli aumenti che metteranno in difficoltà tante associazioni dilettantistiche e per cui i consiglieri Pignoli e Lerri chiedono al sindaco un passo indietro. «Ritirare la delibera», concludono, «anche sulle tariffe di asili e mense». E' soprattutto il settore sociale, infine, ad amareggiare Pignoli che, in un consiglio in cui aveva presentato una mozione per chiedere alla politica di tagliarsi lo stipendio del 5 per cento, al momento del voto, i consiglieri hanno fatto mancare il numero legale. (p.au.)

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