Da Napoli per truffare gli anziani, si finge carabiniere ma la sua auto fa scattare l’alert

18 Settembre 2025

Gli agenti di polizia hanno scoperto e denunciato un 24enne di Napoli, autore della truffa ai danni di un’80enne di Pescara

PESCARA. Anche se in borghese, si è presentato alla porta di un’anziana e, spacciandosi per un carabiniere, si è fatto consegnare l’oro che l’80enne aveva in casa. Messa a segno la truffa, il 24enne napoletano si è dato alla fuga: ma appena qualche giorno fa, insieme a un suo stretto collaboratore, il giovane è tornato in Abruzzo per mettere a segno l’ennesima truffa. Questa volta sventata dagli agenti della polizia di stato, in collaborazione con gli agenti della polizia municipale di Spoltore che hanno dato l’allarme dopo la segnalazione di un’auto sospetta in strada.

Lo scorso agosto il 24enne è arrivato a Pescara con l’obiettivo di mettere a segno una truffa: vittima una 80enne di Pescara che si è fatta ingannare dalle parole dell’uomo. Il 24enne, spacciandosi per carabiniere, ha chiesto alla donna di vedere e analizzare l’oro che aveva in casa perché, questo recitava il suo copione, poteva essere il provento di una precedente truffa. Così l’inganno e la fuga verso casa, a Napoli. Solo dopo la donna si è accorta di essere stata truffata e ha mandato la segnalazione.

Alcuni giorni fa sono state le telecamere di Spoltore a riprendere la sua auto, una Volkswagen Golf, e far scattare l’alert alla centrale dei vigili urbani, guidata dal comandante Panfilo D’Orazio. Così, in via Italia i vigili urbani hanno fermato l’auto su cui viaggiava anche un uomo 50enne, anche lui originario di Napoli. La coppia era di nuovo tornata in città per mettere a segno un’altra truffa. Di qui la segnalazione ai poliziotti della squadra volante, diretta da Pierpaolo Varrasso, che arrivati sul posto hanno portato i due in questura e sequestrato l’auto.

Dagli accertamenti entrambi sono risultati avere già diversi precedenti penali e, grazie ai controlli incrociati, si è scoperto che il 24enne era riconducibile alla truffa dei giorni scorsi ai danni dell’anziana. Quindi la denuncia con l’accusa di truffa aggravata. Continua così l’impegno della polizia nella prevenzione e lotta a raggiri e truffe verso le fasce più deboli, reati particolarmente odiosi che fanno leva sulla condizione di fragilità o della minore capacità di difesa della vittima.

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