Auto imbottigliate per i cantieri scatta l’allarme smog in centro a Pescara

8 Dicembre 2025

Dal 1° al 4 dicembre, la centralina all’inizio di via Firenze ha registrato “scadente” la qualità dell’aria Dionisio, direttore Arta: «Limiti superati a causa del traffico prenatalizio e degli ingorghi per i lavori»

PESCARA. Cantieri, traffico paralizzato e aria intrappolata dalla bassa pressione: un mix che, negli ultimi giorni, ha fatto scattare l’allerta inquinamento alla centralina di via Firenze, dove i valori di PM2.5 hanno superato il limite giornaliero: nella rilevazione del 4 dicembre scorso è scattata l’allerta rossa sul portale dell’Arta Abruzzo. Stesso valore è stato registrato nei giorni precedenti a partire dal 1° dicembre. Un dato che non arriva come un fulmine a ciel sereno: Pescara vive da mesi un’escalation di cantieri, scavi, asfaltature, deviazioni e code chilometriche. Un “grande cantiere urbano” che, unito al traffico prenatalizio già di per sé congestionato, ha influito sulla qualità dell’aria in centro città.

I CANTIERI «Le polveri dei cantieri si sommano a quelle prodotte dai veicoli e dagli impianti di riscaldamento», il direttore generale di Arta Abruzzo Maurizio Dionisio, «e con la bassa pressione tutto resta schiacciato verso il basso». A pesare anche il fatto che, con il freddo, le caldaie domestiche lavorano più ore al giorno e a temperature più alte. Sotto accusa cantieri, code, rallentamenti e auto bloccate per minuti. «Quando le auto restano in fila e il motore gira al minimo», prosegue Dionisio, «le emissioni aumentano. È un altro fattore che si somma agli altri e contribuisce al superamento dei limiti». Resta il nodo dei cantieri, difficile da quantificare ma impossibile da ignorare. «Non possiamo dare una percentuale», continua Dionisio, «perché il quadro cambia in continuazione: vento, correnti, orari di punta, pressioni atmosferiche. Tutto è estremamente mutevole».

GLI INTERVENTI  L’Arta chiarisce un punto fondamentale: «Noi siamo il termometro dell’ambiente. Verifichiamo attraverso le nostre strumentazioni e, quando necessario, comunichiamo ai decisori politici. È il sindaco colui che può prendere misure, che in alcuni casi possono arrivare fino alla chiusura al traffico dell’area». In questo caso, però, non c’è stata una segnalazione formale: «Per un superamento giornaliero non è richiesto dalla legge», precisa. Tra le altre centraline installate in città, ci sono quella in via D’Annunzio e via Sacco che al momento registrano una qualità dell’aria «mediocre». I dati vengono aggiornati con «molta cura», assicura l’Arta, «le rilevazioni sono quotidiane: ogni giorno le centraline fisse registrano costantemente la qualità dell’aria, mentre i mezzi mobili, veri e propri laboratori su ruote, vengono impiegati in situazioni straordinarie, come incendi o eventi occasionali».