Benzina, benefit 200 euro

13 Gennaio 2023

Prorogato per il 2023 nel settore privato. Tocca ai datori lavoro concederlo

PESCARA. Rinnovati, per il primo trimestre del 2023, quindi fino al 31 marzo, i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente. Il bonus, ceduto dai datori di lavoro privati, inoltre non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e va conteggiato in modo separato rispetto ad altri benefit.
Per poter ottenere il buono non servono requisiti particolari oppure limiti di reddito e non sarà necessario presentare alcuna domanda. L’agevolazione verrà infatti assegnata in automatico dalle aziende. La misura è comunque destinata specificatamente ai lavoratori dipendenti di aziende private, con l’erogazione che resta a discrezione del datore di lavoro.
I lavoratori destinatari del bonus devono essere titolari di reddito di lavoro dipendente. Rientrano nell’ambito di applicazione anche i soggetti che non svolgono un’attività commerciale e i lavoratori autonomi, sempre che dispongano di propri dipendenti. Sono compresi tra i beneficiari anche gli studi professionali. I buoni possono essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.
I beni e i servizi erogati nel periodo d’imposta dal datore di lavoro, a favore di ciascun lavoratore dipendente, possono raggiungere un valore di 200 euro per uno o più buoni benzina e un valore di 258,23 euro per l’insieme degli altri beni e servizi (compresi eventuali ulteriori buoni benzina). I lavoratori potranno dunque usufruire dell’incentivo in due modi: attraverso buoni benzina o simili oppure ancora tramite benefit aziendali. In questo caso, se incluso nei piani sindacali, non verrà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro. In questo secondo caso, se il dipendente sceglie l’opzione del benefit aziendale per usufruire del buono carburante, si potrà usufruire di alcuni vantaggi fiscali. Nel caso in cui il dipendente chieda l’erogazione dei premi di risultato in buoni benzina, invece, avrà diritto all’esenzione da imposta sia per il paniere di beni e servizi offerti fino ad un valore di euro 258,23, sia per i predetti buoni benzina per un valore di 200 euro.
Nel frattempo non si placano le polemiche in scia alle misure adottate martedì dall’esecutivo sul caro benzina: tolta dal tavolo la proroga del taglio delle accise, è stato avviato un percorso di maggior trasparenza e più controlli. Mossa che non è piaciuta ai gestori delle stazioni di servizio che aderiscono a Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio (vedi il servizio dettagliato nelle pagine di attualità).
Il 25 e il 26 gennaio i benzinai incroceranno le braccia per due giornate di sciopero e si ritroveranno sotto Montecitorio. «Il governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui gestori che diventano i destinatari degli insulti degli automobilisti esasperati», sottolinea la Federazione italiana che tutela i gestori degli impianti. (u.c.)