Bici elettrica, se va veloce scatta l’obbligo di patente

10 Agosto 2022

Anche targa e assicurazione per le due ruote che superano i 25 km all’ora 

L’AQUILA. Per il Codice della Strada le biciclette elettriche diventano veicoli: chi le modifica per farle andare più veloci avrà multe fino a 3.382 euro; chi le produce o le vende truccate fino a 4.339. Novità anche per le patenti e le auto elettriche di persone con disabilità. Il decreto Infrastrutture-Trasporti 2022, divenuto legge, introduce modifiche sostanziali al Codice della Strada e in particolare su multe, e-bike e patenti.
L’intento è quello di aumentare la sicurezza stradale, favorire la mobilità sostenibile e ridurre gli oneri amministrativi per gli utenti. Ecco, nel dettaglio, i principali cambiamenti.
1) bici elettriche
come motorini
Nella classificazione dei veicoli del codice della strada viene inserita la nuova categoria dei velocipedi elettrici (biciclette e monopattini). Le bici a pedalata assistita o e-bike che vanno a più di 25 km all’ora sono equiparate a ciclomotori, dunque sono soggette agli obblighi di targa, assicurazione, patentino.
2) multe salate
per i mezzi truccati
Stabilite sanzioni specifiche per chi manomette le bici a pedalata assistita al fine di sviluppare una velocità superiore al consentito e le utilizza. In particolare, per chi produce, pone in commercio o vende velocipedi a pedalata assistita che sviluppano una velocità superiore a 25 km/h è prevista una sanzione amministrativa da 1.084 a 4.339 euro. Per chi effettua sulle e-bike modifiche idonee ad aumentare la potenza nominale continua massima del motore ausiliario elettrico o la velocità oltre i limiti previsti è prevista invece una sanzione tra 845 e 3.382 euro.
3) patenti, meno burocrazia
per i cittadini
Nell’ambito del processo di digitalizzazione del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, non sarà più inviato per posta, ai possessori di ciclomotori che cambiano la residenza, il tagliando cartaceo da apporre sui certificati di circolazione, come già avviene per i proprietari di autoveicoli, in quanto l’aggiornamento della residenza sarà realizzato in modo automatico nell’Archivio nazionale dei veicoli. Inoltre, al fine di velocizzare le pratiche per il rilascio della patente di guida, delle abilitazioni professionali (Cqc) e del certificato di idoneità professionale (Cap), che scontano forti ritardi, è stato stabilito che gli esami possano essere effettuati da tutti i dipendenti del ministero, e non soltanto da quelli dell’ex Dipartimento per i trasporti (la Motorizzazione civile), i quali dovranno frequentare un corso di qualificazione iniziale e una verifica di qualità.
4) patenti moto: i passaggi
saranno più facili
I possessori di patente A1 (motocicli fino a 125 cc) o A2 (moto fino a 35 kW) potranno ottenere, a seguito di un corso di formazione e senza un nuovo esame pratico, la patente A2 o A (tutti i motocicli, senza alcuna limitazione).
5) PATENTI SCADUTE
DA PIÙ DI 5 ANNI
In base alle nuove norme previste nell’ambito del decreto Trasporti 2022, in caso di rinnovo di patenti scadute da più di cinque anni, il titolare dovrà superare positivamente una nuova prova pratica di guida, finalizzata ad accertare il permanere dell’idoneità alla guida, senza tuttavia dover sostenere nuovamente l’esame di teoria. In caso di mancata partecipazione alla prova pratica la patente sarà da considerarsi revocata.
6) sconti sulle multe
prese a ripetizione
Un’altra novità riguarda i trasgressori seriali delle norme del codice della strada. Si tratta di una categoria che annovera numerosi automobilisti. Ad esempio, chi prende più multe nel giro di 90 giorni per la medesima infrazione potrà cavarsela pagando “solo” il triplo di quanto previsto per una violazione singola, analogamente a quanto si fa già per violazioni multiple commesse in uno stesso momento. L’interessato, se sa di rientrare in una situazione in cui ha diritto al beneficio, dovrà presentare un’apposita istanza. Viene infatti inserita nel codice la categoria di “illecito permanente”, nella quale rientrano le violazioni accertate ripetutamente “da remoto” (mancata revisione, carenza di assicurazione) e per le quali si vieta il cumulo delle sanzioni, a meno che il soggetto sia stato fermato o abbia ricevuto notifica delle varie violazioni.
7) auto elettriche
sulle piste ciclabili
Per favorire la mobilità delle persone con disabilità, il decreto stabilisce anche che le macchine elettriche a loro uso possono circolare nelle piste ciclabili, oltre che nelle aree pedonali, mentre viene consentito ai titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate, rispetto alle attuali 3,5. Viene poi attribuita una qualificazione giuridica alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e alla loro collocazione nelle diverse aree della sede stradale, a seconda della tipologia di strada (in particolare, le colonnine di ricarica collocate nelle aree di servizio vengono ricomprese nelle pertinenze di servizio). Sempre in tema di auto elettriche, è stato alzato da 55 a 65 kW/t il limite di potenza specifica per i neopatentati al primo anno, se guidano un’auto elettrica o ibrida plug-in.
8) ZTL NEI COMUNI:
deciderà il ministero
Non tutti i Comuni potranno istituire zone a traffico limitato con accesso a pagamento: sarà il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili a stabilire quali caratteristiche dovranno avere per poterlo fare, le modalità di riscossione e le tariffe massime. Le somme saranno fissate in base a emissioni inquinanti e tipo di permesso. Infine, riguardo alle multe per i veicoli esteri, quando non si riesce ad avviare la riscossione nei confronti del conducente e del proprietario di un veicolo immatricolato all’estero multato in Italia, si potrà pretendere il pagamento, anche immediato, da chiunque venga trovato alla guida del mezzo in Italia nei cinque anni successivi.
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