Blitz dei carabinieri al porto

5 Giugno 2011

La procura ha inviato un consulente per l'esame dei fanghi. Il blitz, avvenuto all'indomani dell'ennesima protesta dei pescatori, ha suscitato apprensione negli operatori e nella marineria

PESCARA. Ieri mattina, una squadra dei carabinieri del Noe si è presentata al porto di Pescara. Ha accompagnato il consulente tecnico, nominato dal magistrato che sta indagando sui fanghi dragati e smaltiti nella discarica di Moscufo. «Un normale sopralluogo», lo ha definito Luca Nicolaj, titolare dell'impresa cui è stato affidato l'appalto per il dragaggio. Ma il blitz, avvenuto all'indomani dell'ennesima protesta dei pescatori, ha suscitato forte apprensione negli operatori e nella marineria.

La settimana scorsa, i carabinieri del Noe si erano recati all'azienda Nicolaj per acquisire tutta la documentazione riguardante il subappalto, affidato alla Dec, per il trattamento dei fanghi. Ora, la visita al porto per accompagnare il consulente tecnico d'ufficio (ctu) Roberto Quaresmini, di Brescia, incaricato di verificare se i fanghi trattati siano conformi al tipo impianto utilizzato. I controlli, andati avanti per tutto il giorno, sono stati fatti in contraddittorio con il consulente di parte nominato dalla Dec.

UN'ALTRA ORDINANZA Doveva essere una giornata di tregua, in attesa dell'importante incontro - annunciato venerdì dal neo sottosegretario all'Ambiente Giampiero Catone - che si terrà domani mattina in prefettura, con i dirigenti dei ministeri interessati, da cui dovrebbe uscire finalmente una decisione su come procedere con il dragaggio del porto, ormai quasi totalmente insabbiato. Il comandante della Direzione Marittima Pietro Verna ha firmato un'ordinanza per bloccare temporaneamente l'accesso dei pescherecci più grandi nel porto canale. A questa, se n'è aggiunta un'altra per autorizzare il cosiddetto allibo, cioè la procedura che permette di scaricare i prodotti petroliferi nel porto utilizzando piccole imbarcazioni.

INTERVIENE DE CASTRO
Intanto, si moltiplicano le iniziative dei politici per tentare di risolvere i problemi del porto e dei pescatori. Ieri, il capo dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli, ha inviato una lettera alle istituzioni locali per far presente di aver convocato per domani mattina una riunione urgente, a Roma, per esaminare il caso dello scalo marittimo di Pescara. Ma l'incontro è stato subito revocato, in quanto si sarebbe dovuto svolgere in concomitanza con il maxi vertice previsto a Pescara. Invece, l'ex ministro Paolo De Castro, ora parlamentare europeo del Pd, si è detto disponibile ad occuparsi personalmente della questione dei risarcimenti alla marineria. Lo ha riferito il segretario cittadino del Pd Stefano Casciano. «Non crediamo», ha detto Il segretario, «che Catone riuscirà da solo a reperire i fondi necessari. Per questo, abbiamo contattato il presidente della Commissione agricoltura dell'Europarlamento De Castro, il quale si occuperà della questione, intercettando i contributi europei (De minimis)».

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