Bolletta Tari, il comune prende tempo: rinviato il voto sugli aumenti

21 Maggio 2025

È quanto accaduto ieri mattina nella commissione Finanze dove si è deciso di rinviare la votazione a un momento successivo, in modo da esaminare tutte le voci del Pef, per capire da cosa è determinato l’aumento del costo del servizio fornito da Ambiente spa

PESCARA. Rinviato il voto in commissione per gli aumenti della Tari previsti per l’annualità 2025. È quanto accaduto ieri mattina nella commissione Finanze, presieduta dal presidente Giuseppe Bruno, dove maggioranza e opposizione hanno avuto un confronto sui rincari. A spiegare ai consiglieri gli aumenti è stato l’assessore al Bilancio Eugenio Seccia, che ha  ripercorso la vicenda, partendo dall’approvazione del Pef (Piano economico finanziario) avvenuta l’anno scorso, con la previsione dell’aumento. Al termine della commissione si è deciso di rinviare la votazione a un momento successivo, volendo effettuare un approfondimento sul Pef, in modo da esaminare tutte le voci che lo compongono, per capire da cosa è determinato l’aumento del costo del servizio fornito da Ambiente spa. «Il costo della vita è aumentato per cui va da sé che aumenta anche il costo del servizio ma non si tratta di una stangata», dice il presidente di commissione Bruno, sottolineando che «l’aumento medio sarà all’incirca del 3%, spalmato su tutti gli utenti: queste somme sono destinate a pagare il servizio e non ci sembra che il costo di Ambiente sia fuori mercato. Se questa è una fase di investimento sulla raccolta differenziata, in futuro vedremo i benefici in termini di servizio». Come dichiarato nei giorni scorsi dall’assessore Seccia «in media, ogni contribuente (famiglia o impresa) pagherà 6 euro in più».

Presente in commissione anche il consigliere del Pd Piero Giampietro che ha chiesto di «conoscere il dettaglio dell'incremento», dice, «a prescindere dalla sua entità, come è giusto che si faccia di fronte a un piano tariffario che aumenta la Tari ai cittadini. Credo che sia utile anche per essere più puntuali nel raffronto con altri Comuni e sul futuro della gestione del servizio di igiene urbana, tenendo presente che una città come Teramo dove la gestione del servizio è pubblica e con una percentuale più alta di raccolta differenziata, ha potuto avviare un decremento progressivo del costo della Tari, mentre una città come Montesilvano, dove la gestione privata, ha dovuto deliberare aumenti fino al 9 per cento».