BUSSI SUL TIRINO

Bonifica in tre anni, maxi operazione di Edison da 60 milioni

Perfezionato l'accordo per l'area "Tre Monti". E per il tribunale arbitrale l'ex Montedison ha violato le dichiarazioni ambientali

PESCARA. Affidate le opere di bonifica e rimozione dei rifiuti sull'area "Tre Monti” di Bussi sul Tirino (Pescara). Il costo dell'operazione è quantificato in circa 60 milioni di euro nell’arco di tre anni.

Edison rende noto che si è perfezionato oggi l’accordo con Ambienthesis, Herambiente (Gruppo Hera), e Sersys Ambiente per effetto del quale diventa operativa Tremonti, la società di scopo specializzata nei servizi di bonifica dei terreni e delle acque sotterranee. I primi interventi di bonifica interessano la zona nord dell’area “Tre Monti”, per poi estendersi progressivamente alla parte restante, alle aree limitrofe nel Comune di Bussi sul Tirino e a quelle di Piano d’Orta situate invece nel vicino comune di Bolognano. Al capitale della Tremonti partecipano Ambienthesis (49%), Herambiente - Gruppo Hera – (31%), Sersys Ambiente (5%) ed Edison (15%). Damiano Belli, amministratore delegato di Ambienthesis, è stato nominato Amministratore Delegato della nuova società.

Intanto il Tribunale arbitrale, istituito secondo il regolamento della Camera di commercio internazionale, ha ritenuto Edison responsabile della violazione delle dichiarazioni e delle garanzie contrattuali in materia ambientale in relazione alla vendita a Solvay dei siti industriali di Bussi e Spinetta Marengo (Alessandria), avvenuta nel 2001. Il gruppo chimico belga rende noto che il lodo arbitrale, dello scorso 22 giugno, ha condannato Edison a risarcire Solvay per le perdite e i danni subiti fino a tutto il 2016, riservando a una ulteriore fase del giudizio arbitrale la quantificazione delle perdite e dei danni ulteriori dal 2017 in poi, nonché degli interessi applicabili ai danni già quantificati e delle spese legali.

"Il lodo - viene spiegato in una nota - giunge al termine di una procedura arbitrale internazionale durata 9 anni nella quale Solvay ha sostenuto che Edison avesse violato le dichiarazioni e garanzie contrattuali in materia ambientale contenute nel contratto di compravendita (Share Purchase Agreement) del dicembre 2001. Tale contratto ha portato nel 2002 all'acquisizione da parte di Solvay della società italiana Ausimont, a quel tempo proprietà di Montedison (oggi Edison), e con essa dei due impianti industriali in Piemonte e in Abruzzo".