Bussi, le parti civili «Giornata storica per il territorio»

Dopo il rinvio a giudizio dei 19 ex vertici Montedison Wwf e Comuni: «Adesso si pensi alla bonifica della discarica»

BUSSI SUL TIRINO. «Una decisione storica perché per la prima volta in Italia la Corte d’Assise sarà chiamata a giudicare un reato ambientale di questa gravità». E’ stata un sollievo per le tante parti civili del processo di Bussi che ruota attorno alla discarica dei veleni la decisione del gup di rinviare a giudizio 19 tra ex vertici, direttori e tecnici della Montedison accusati di aver avvelenato le acque. Una soddisfazione perché, intanto, si è sbloccato un iter processuale che andava avanti da due anni e poi perché, oltre alla linea del pm Anna Rita Mantini, è stata accolta anche quella di una trentina di parti civili. Tra queste c’è il Wwf, assistito dall’avvocato Tommaso Navarra, che si sofferma sull’«importanza storica della decisione» aggiungendo anche che «il Wwf è stato riconosciuto fin dall'inizio come parte civile per il ruolo attivo che ha giocato in questo procedimento, soprattutto per l'acqua contaminata, elemento cardine nell'accusa». A parlare è anche il referente delle acque del Wwf Augusto De Sanctis che aggiunge: «Attendevamo da anni questa decisione e ora ci prepareremo meticolosamente per il processo in Corte d’Assise». De Sanctis spiega anche che «quello di Bussi è uno dei siti più inquinati d’Europa e, in particolare, l'acqua di falda presenta valori di contaminazione di centinaia di migliaia di volte superiore ai limiti di legge per composti tossici e cancerogeni. Il Wwf», prosegue, «è stata parte attiva nel denunciare questa situazione e gli effetti sull'intera vallata del Pescara, non solo per individuare i responsabili ma anche per ottenere un risarcimento e la bonifica». E’ proprio questo il tema sollevato dall’avvocato Lino Sciambra, legale dei Comuni di Bussi sul Tirino e di Castiglione che illustra: «Il codice ambientale prevede la possibilità di aprire una fase transattiva tra il Ministero, la parte danneggiata e il danneggiante: sarebbe importante non solo per l’aspetto risarcitorio ma per il territorio, perché si potrebbe iniziare la bonifica». Soddisfazione è stata espressa anche dall’associazione Codici di Domenico Pettinari, parte civile nel processo assistita dall’avvocato Gaetano Di Tommaso. «E’ un passo importante», dicono, «verso la tutela degli interessi dei cittadini» (p. au.)

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