Cade in moto, pescarese muore a 27 anni. Si era appena laureato a Roma

13 Luglio 2015

Aldo Prosperini era stato soccorso sul Raccordo anulare dopo la festa di laurea. Abitava in via Regina Elena

PESCARA. La settimana scorsa un’ambulanza di passaggio l’aveva trovato a terra sul Gran raccordo di Roma, ferito gravemente in seguito a un incidente con la moto. Le condizioni di Aldo Prosperini, 27 anni, pescarese, erano apparse subito gravissime tanto che, portato al più vicino ospedale della zona, il Pertini, era stato operato d’urgenza per i gravissimi traumi riportati. Ma dopo una settimana di strazio e preghiere per la famiglia, che non si è staccata un attimo da lui, Aldo è morto alle cinque di ieri mattina nel reparto di Rianimazione del Gemelli, dove era stato trasferito in questi ultimi giorni nella speranza di un miglioramento, lasciando un vuoto incolmabile tra i familiari e i tantissimi amici che lo stimavano e che gli volevano bene.

Una sorte tremenda per il giovane che, diplomato al liceo classico Gabriele D’Annuncio di Pescara, aveva frequentato la facoltà di ingegneria e aveva appena raggiunto l’importantissimo traguardo della laurea quando, proprio dopo aver festeggiato con gli amici nella Capitale il prestigioso successo, è rimasto vittima quella stessa sera di quel drammatico incidente di cui, stando a quanto riferisce la cronaca romana, non sono ancora chiare le cause e la dinamica, aggiungendo così dolore al dolore.

Di fatto da ieri la notizia, che in tanti temevano viste le precarie condizioni del ragazzo in seguito alle gravissime lesioni riportate, ha lasciato nello sconforto tutto il mondo medico e accademico che frequentava la famiglia di Aldo, il papà Giampiero Prosperini medico in pensione per tanti anni in forza all’ospedale civile di Pescara e la mamma Sabina Gallina, figlia del celebre cardiologo Aldo Gallina, primario per tanti anni del San Camillo De Lellis di Chieti, cardiologa anche lei e docente alla scuola di cardiochirurgia dell’università di Chieti.

Una famiglia riservata, ma molto conosciuta e stimata anche nella zona di via Regina Elena, a Pescara, dove da sempre aveva abitato anche il professor Gallina, uno dei più noti e apprezzati cardiologi d’Abruzzo, che nella sua lunga carriera aveva ottenuto importanti riconoscimenti medici a livello internazionale, tra cui il titolo di “Emeritus” presso l’American College of Cardiology, oltre a essere stato “fellow” della Società europea di Cardiologia. Un esempio grande di passione e professionalità che aveva lasciato ad Aldo insieme al nome che portava. Purtroppo, però, i soccorsi arrivati dopo un po’ rispetto al momento dell’incidente non hanno fatto che peggiorare le già pessime condizioni del ragazzo, lasciando che si perdessero minuti preziosi per poterlo provare a salvare. E così, a distanza di due anni dal funerale del nonno, scomparso a 86 anni e sempre nel mese di luglio, la chiesa di Sant’Antonio dovrà purtroppo ospitare e celebrare anche l’addio al giovane Aldo. Presumibilmente, visto che il giorno festivo di ieri non ha certamente aiutato la famiglia nello svolgimento di tutte le pratiche burocratiche necessarie per riportare il loro ragazzo a casa, il rito funebre si svolgerà domani, per dare il tempo alla salma di essere riaccompagnata a Pescara dove da ieri in tanti piangono la scomparsa di un ragazzo benvoluto e amato da tutti.

La notizia che in tanti temevano è arrivata in città nella tarda mattinata di ieri, in un tragico tam tam che ha lasciato addolorati i colleghi dei genitori, gli amici di Aldo e di suo fratello Giuseppe, i parenti i famigliari e tutta la zona dove la famiglia abitava da anni.

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