Cappelle, i box anti-velocità rimangono

Il sindaco sconfessa l’ordinanza del capo della polizia municipale: «Non sono illegittimi né abusivi»

CAPPELLE SUL TAVO. «I box antivelocità VeloOk installati a Cappelle sono regolari, non sono abusivi e non saranno rimossi». Il sindaco Maria Felicia Maiorano Picone non ci pensa proprio a smantellare le colonnine arancioni in via Carducci, a Terrarossa, e in contrada Staffieri sulla statale 151 per Penne, snodo viario con una media di 13mila transiti al giorno. Gli speed check non saranno dunque tolti, checché ne dica il comandante dei vigili urbani, il maresciallo Luciano D’Addazio. A innescare in Comune la singolare querelle sui box antivelocità è stato il capo della polizia municipale, che con un’ordinanza ha disposto la rimozione immediata dei VeloOk, ritenendoli abusivi, senza omologazione e privi di autorizzazione. Motivazioni contestate dal sindaco. I box VeloOk non sono illegittimi, né in contrasto con il codice», afferma Maiorano. «Non tutto quello che viene installato lungo le strade richiede una preventiva omologazione, ma solo quei manufatti per i quali il codice della strada presenta esplicita richiesta. Il sistema è già stato installato in oltre 300 Comuni: pensare che sul nostro territorio diventi illegittimo appare abbastanza curioso. Per quanto riguarda poi il nulla osta della Provincia, allo stato attuale il codice non prevede autorizzazione di chicchessia per l’installazione di sistemi di supporto all’attività di polizia. Forse si fa confusione con i tabelloni pubblicitari».

Il sindaco Maiorano rivendica inoltre la competenza in materia di sicurezza e pubblica incolumità: «Per la legge italiana il sindaco, ahimè, ha il compito di sovraintendere alla vigilanza su sicurezza e ordine pubblico e adotta provvedimenti contingibili e urgenti per prevenire ed eliminare pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini. Non posso, né voglio, ignorare che sulle strade di Cappelle ogni giorno migliaia di vetture sfrecciano a velocità oltre i limiti, a volte addirittura folli. Ho il dovere e l’autorità per intervenire e adottare correttivi. Ho coinvolto la Provincia dalle fasi iniziali del progetto, concordando le modalità operative e tecniche più idonee». Il sindaco invita poi i cittadini, in particolare gli scettici sui box VeloOk, al convegno previsto il primo febbraio per la presentazione dei risultati del progetto “Noi sicuri”, che si dovrebbe svolgere alla presenza di un funzionario del ministero dei Trasporti.

Gabriella Di Lorito

©RIPRODUZIONE RISERVATA