Cappelle, senza lavoro si uccide a 37 anni

17 Settembre 2013

Ex carpentiere disoccupato da un anno si suicida e lascia un biglietto di scuse

CAPPELLE SUL TAVO. Aveva perso il lavoro da carpentiere in un ditta edile e da circa un anno non aveva più un reddito così come la giovane moglie.

Non ce l’ha fatta ad affrontare la crisi, le enormi difficoltà economiche, il mutuo sulle spalle e una famiglia che stentava ad andare avanti e si è tolto la vita a soli 37 anni.

E’ morto così Emidio Patricelli Costantini, il cui corpo è stato trovato all’interno del garage nella sua casa in via Dante a Cappelle sul Tavo dai carabinieri di Spoltore verso le 20 di ieri.

Quando i soccorsi sono arrivati, l’ex carpentiere era ormai già morto e i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

C’è la disperazione di fronte alla crisi economica dietro il gesto di Patricelli Costantini che ha scelto di togliersi la vita perché disoccupato.

Ai familiari l’uomo ha lasciato due biglietti chiedendo scusa, invocando il perdono per quel gesto drammatico.

L’uomo aveva lavorato per qualche tempo come carpentiere impiegato in una ditta edile della zona di Cappelle sul Tavo. Ma, in seguito alla crisi che ha colpito soprattutto il settore dell’edilizia, aveva perso il lavoro.

Per molti mesi il carpentiere aveva percepito la cassa integrazione ma da circa un anno non aveva più uno stipendio, era privo di reddito. Nel frattempo, anche la moglie di 33 anni non aveva più un reddito fisso ed era costretta a barcamenarsi tra lavori saltuari. Recentemente, poi, la donna aveva anche deciso di riprendere gli studi per tentare la via dell’insegnamento. Una vita vissuta alla giornata, con una casa da pagare e con continue spese da sostenere a cui il giovane carpentiere non ha retto, sfogando la disperazione togliendosi la vita.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Spoltore coordinati dalla compagnia di Pescara che hanno anche trovato i messaggi in cui il carpentiere ha lasciato scritto: «Perdonatemi».

Quello di ieri è stato l’ennesimo dramma del lavoro in un piccolo centro, Cappelle sul Tavo, in cui proprio poco tempo fa – ai primi di settembre – un commerciante di 52 anni si era tolto la vita per problemi economici legati alla sua attività.

Oppresso dalle difficoltà, per dover ogni giorno far fronte alle ristrettezze, sfinito dai sacrifici per continuare a portare avanti il negozio di ortofrutta e una macelleria, l'uomo aveva deciso di farla finita togliendosi la vita nel suo furgone a Spoltore, in località Cavaticchi, dove i carabinieri lo hanno ritrovato ormai senza vita. (p. au.)

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