Una recente protesta degli agenti di custodia davanti al carcere di San Donato, a Pescara

PESCARA

Carcere San Donato: stop a droga, suicidi, aggressioni

Stato di agitazione del personale proclamato dalla Uil penitenziari, che denuncia: la situazione è esplosiva

SULMONA. Lancio di dosi di droga all'interno del muro di cinta, detenuti che tentano di suicidarsi lanciandosi dal sesto piano, numero elevato di reclusi psicotici, continue aggressioni agli agenti in servizio da parte dei detenuti, turni sempre più massacranti per i poliziotti e traduzioni di detenuti fatte in piena emergenza per carenza di personale: sono le criticità che stanno mettendo in ginocchio il carcere di San Donato. La denuncia arriva dal vice segretario della Uil Penitenziari, Mauro Nardella, che annuncia lo stato di agitazione del personale dipendente. «In considerazione della gravità della situazione che si è venuta a creare, e volendo ottenere una risposta sul perché un carcere modello qual era quello pescarese stia divenendo sempre più un vulcano pronto ad eruttare», afferma Nardella, «i vertici del sindacato Uil penitenziari abruzzese sono pronti a sostenere la vertenza aperta dal segretario provinciale Giuseppe Ferretti chiedendo un immediato incontro con il garante dei detenuti appena eletto. Il tutto al fine di creare una forte sinergia che sia capace di capire il problema e porre quindi rimedio a una situazione che sta per esplodere.