Caro gasolio, arrivano i controlli La Finanza: rischio speculazioni

10 Gennaio 2023

Dopo i nuovi aumenti, sono riprese le verifiche nei distributori della provincia per monitorare le tariffe Il comandante Caputo: attenti al divario tra i prezzi pubblicizzati e quelli sulla colonnina dell’erogatore

PESCARA. Prezzi della benzina ancora su. Secondo un calcolo effettuato dal Codacons, il pieno oggi costa 8,90 euro rispetto a fine dicembre. Al di là di alcuni casi limite, per l'associazione in difesa dei consumatori, «è evidente che qualcosa non torna sul fronte dei prezzi alla pompa». Di qui l’esposto presentato in 104 procure in cui si chiede di indagare allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini. Anche il governo si è mosso, intensificando i controlli anti speculazioni sui prezzi dei carburanti nei distributori, in seguito ai rincari scattati dopo lo stop degli sconti sulle accise, dando mandato alla guardia di finanza di monitorare la situazione.
E nel Pescarese le fiamme gialle lo stanno già facendo da tempo, attraverso il piano d’azione No Stop che adesso va avanti più che mai, e questo proprio per fronteggiare l’aumento dei prezzi alla pompa, contro le manovre speculative, le frodi anticoncorrenziali e in generale le pratiche scorrette. È in corso, quindi, un’attività di screening sul prezzo praticato dai distributori di carburante che interessa a tappeto tutto il territorio della provincia. Il mancato rinnovo del taglio delle accise dal primo gennaio sta provocando aumenti di 18,3 centesimi per benzina e diesel e di 6,1 centesimi per il Gpl (5 centesimi di accisa più l’Iva), nonostante il raffreddamento delle quotazioni petrolifere.
«I continui rincari e la possibilità che questi siano dovuti a spinte speculative, comportano la necessità di un presidio costante del settore del carburante», fa presente il comandante provinciale della guardia di finanza, Antonio Caputo. Effettivamente, secondo le fiamme gialle, «eventuali sforamenti oltre quota 2 euro nei listini dei prezzi alla pompa potrebbero indicare comportamenti “anomali” e ingiustificabili sulla base degli attuali costi della materia prima».
Aumenti che si fanno sentire, e anche tanto, sulla spesa alimentare, considerando che i beni di largo consumo per quasi il 90% sono trasportati su gomma. Ecco perché, sottolineano dalla guardia di finanza, la batteria di controlli avviata già dallo scorso anno per accertare illeciti di rilevanza penale sull’escalation dei prezzi di benzina e gasolio, si rende sempre più indispensabile.
«Effettueremo le verifiche utili a individuare eventuali responsabilità per i fenomeni evasivi che oggi hanno un fortissimo impatto economico e sociale e danneggiano i risparmi dei cittadini», aggiunge il colonnello Caputo, il quale invita gli automobilisti a fare attenzione, e a segnalare immediatamente se si hanno dei sospetti o se si riscontrano situazioni anomale.
«Prestate attenzione», dice, «alla corrispondenza dei prezzi dei carburanti pubblicizzati sui cartelloni dei distributori rispetto a quelli riportati sulle colonnine di erogazione della benzina e del gasolio. In caso riscontriate differenze, segnalatecele al numero di pubblica utilità, il 117, attivo 24 ore al giorno e 7 giorni su 7».
Nella primavera scorsa, le fiamme gialle pescaresi, attraverso l’operazione Oro Nero, avevano scoperto una maxi truffa da 45 milioni di euro legata al business nazionale del gasolio, che aveva portato alla denuncia di 172persone. «Non ci fermiano»", ribadisce il colonnello. «L’obiettivo è intercettare eventuali condotte a danno dei consumatori e tutelare chi le regole le rispetta».