Caro-sosta, boom di abbonamenti

Sono 150 in più rispetto a febbraio. Il rincaro non svuota le aree di risulta

PESCARA. E’ boom di abbonamenti contro il caro-sosta. E se Pd e Confcommercio chiedono al Comune di tornare indietro sul raddoppio-tariffa, molti cittadini rilanciano: «Gli aumenti possiamo sopportarli, ma l’area di risulta non può rimanere nello stato di degrado in cui è».
Secondo i dati del Comune, gli abbonamenti nei primi tre giorni di marzo sono aumentati del 25 per cento rispetto al mese scorso, passando dai 600 acquistati tra l’1 e il 3 febbraio ai 750 comprati tra lunedì e ieri.
Molti pescaresi hanno quindi scelto di difendersi dall’aumento della tariffa giornaliera, passata da 1,50 a 3 euro lunedì scorso, spendendo subito i 30 euro dell’abbonamento: un’opzione che conviene a chiunque lasci la macchina in uno dei parcheggi per tutto il giorno più di dieci volte al mese.

A giudicare dall’aumento degli abbonamenti e dall’affollamento dei parcheggi, sembra che il raddoppio delle tariffe non abbia influito più di tanto sulle abitudini dei cittadini: alle quattro del pomeriggio, davanti al parcheggio piccolo dell’area di risulta c’è una fila di macchine che cercano di entrare.
Non passano neanche dieci minuti e l’addetto del Comune chiude l’ingresso con una transenna: non ci sono più posti liberi. E anche dall’altra parte, vicino al mercatino, si vede una distesa di auto. A riempirsi per ultima è la zona nord del parcheggio davanti alla stazione, quella in cui le buche e il degrado sono più evidenti.

Perché se i cittadini sembrano quasi essersi rassegnati agli aumenti, su una cosa proprio non intendono passare sopra: le condizioni dell’area di risulta.
«Ma il sindaco è mai venuto a parcheggiare qui quando piove?» si chiede Marinella Esposito dopo essersi accaparrata uno degli ultimi posti liberi nel parcheggio piccolo. «Questo non è un parcheggio da tre euro, non è neanche un parcheggio da 50 centesimi: non c’è illuminazione, non c’è sorveglianza e quando piove per scendere dalla macchina ci vogliono gli anfibi».

Anche Paolo D’Alessandro, proprietario di un negozio del centro, si lamenta: «Il raddoppio non va bene, se proprio si dovevano aumentare le tariffe ci voleva gradualità. E poi servirebbero dei vigilantes: la sera le commesse del mio negozio vanno a riprendere le auto alle nove, al buio, e non è un bel posto per una ragazza sola. Se si raddoppia la tariffa, si raddoppino anche i servizi».

A pensarla così anche Emanuela Aloisi, che ha appena parcheggiato la sua macchina su una zona dove l’asfalto è saltato del tutto scoprendo terriccio e pietre: «La tariffa tutto sommato è ancora accettabile anche dopo gli aumenti, ma adesso si deve assolutamente fare qualcosa per la manutenzione. E ci vogliono più controlli la sera».

La battaglia contro il caro tariffe, intanto, va avanti. A muoversi ieri sono stati la Confcommercio e il gruppo consiliare del Partito democratico in consiglio comunale. L’organizzazione dei commercianti ha parlato di «operazione antipatia» da parte dell’amministrazione e ha ribadito la richiesta di ritirare immediatamente il provvedimento che aumenta il costo della sosta, che per Confcommercio deve essere completamente gratuita «per sostenere adeguatamente le attività commerciali, turistiche e dei servizi del centro commerciale naturale». Sulla stessa lunghezza d’onda il Pd, che in una nota ha chiesto all’amministrazione di fare marcia indietro e tornare a far pagare 1,50 euro per il parcheggio.