PESCARA

Caso Trisi, stop alla gara d’appalto

Il Comune annulla il primo atto dell’ex dirigente: «Era irregolare». Ma assicura che non ci sarà alcun ritardo nei lavori di abbattimento dello svincolo della circonvallazione sud

PESCARA. Spuntano le prime magagne negli atti firmati da Fabrizio Trisi, l’ex dirigente ai Lavori pubblici del Comune di Pescara finito agli arresti nell’ambito dell’inchiesta per un presunto giro di droga e mazzette all’interno dell’ente. Gli uffici, che stanno passando al setaccio tutte le carte firmate dall’ex responsabile del settore, hanno scoperto una irregolarità. Si tratta della procedura di gara per l’affidamento dei servizi di direzione e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di abbattimento dello svincolo della circonvallazione di Pescara sud. È lo stesso intervento che sindaco, assessori e consiglieri hanno presentato in pompa magna l’8 giugno scorso, annunciando l’avvio immediato del cantiere.

E nelle intercettazioni spuntano gli accordi e lo sfogo dell’imprenditore Vincenzo De Leonibus con Trisi e la paura di perdere l’affare: «Il secondo in gara ci supera».

"NESSUN RITARDO". In una nota successiva, il Comune di Pescara afferma che "a nessun ritardo o sospensione coinvolgerà il crono programma dei lavori per l’abbattimento dello svincolo a trombetta della circonvallazione a Pescara Sud e per le opere a questo collegate". L’amministrazione sostiene che l’annullamento è relativo esclusivamente alle funzioni di responsabilità presso il cantiere "ma non certamente all’appalto principale, quello ben più importante per l’esecuzione delle opere e che è del tutto regolare, la cui gara è stata regolarmente esperita con l’affidamento al Consorzio Pangea". Dal Comune viene inoltre precisato come "la direzione sarà esercitata ad interim da personale interno all’amministrazione prima di poter assegnare un nuovo incarico professionale". "L’abbattimento dello svincolo a trombetta della circonvallazione, a Pescara sud, è un’opera strategica per l’amministrazione comunale, che è stazione appaltante, in quanto consentirà di apportare anon solo un notevole beneficio ambientale (saranno eliminate 2100 tonnellate di calcestruzzo) ma, soprattutto, di realizzare il programma di accorpamento dei comparti 4 e 5 della Pineta dannunziana, grazie alla contestuale costruzione del nuovo tracciato di via Pantini e all’eliminazione dell’attuale percorso di via della Bonifica che attraversa l’area verde. Un intervento da 7 milioni di euro che cambierà il volto di quella parte della città".

IL RESTO DELL'ARTICOLO SUL CENTRO IN EDICOLA