Causa contro Tributi Italia

Il Comune chiede i danni alla società che riscuote le tasse

PESCARA. Il Comune chiederà i danni a Tributi Italia, la società di riscossione finita nell'occhio del ciclone per gli incassi delle tasse non riversati a un centinaio di enti locali, tra cui Pescara. L'amministrazione ha intenzione di agire in giudizio per chiedere il risarcimento. Il provvedimento, per autorizzare l'avvocatura comunale ad avviare la causa, è pronto. Si tratta dell'ultimo atto di uno scontro tra ente e società che va avanti da anni. Si parte dal 2004, quando il Comune ha affidato alla Gestor il servizio di accertamento e riscossione del canone di occupazione del suolo pubblico, imposta di pubblicità e diritti di pubbliche affissioni.

Nel corso della gestione del servizio, la società si è resa inadempiente agli obblighi di versamento dei tributi riscossi nei periodi di ottobre, novembre, dicembre 2007 e gennaio 2008, per un ammontare complessivo di un milione 450mila euro. In seguito, il debito è sceso a 753mila euro. In alternativa all'ipotesi di risoluzione contrattuale, il Comune ha accordato al concessionario una rateazione di 24 rate mensili. Ma, nel novembre del 2008, Tributi Italia ha inglobato la Gestor ed è subentrata nel servizio di gestione. La situazione non è cambiata.

L'ente ha inviato numerosi solleciti al nuovo concessionario con l'obiettivo di ricostruire la cauzione a garanzia degli obblighi contrattuali e definire la situazione debitoria ereditata dalla nuova società. Tributi Italia si è resa inadempiente non solo nei confronti del Comune di Pescara, ma anche di un centinaio di altri enti locali, clienti della società. Così, nel dicembre dell'anno scorso, il ministero dell'Economia, sollecitato dai Comuni, ha cancellato Tributi Italia dall'albo dei riscossori e ciò ha comportato la decadenza dal servizio. E' partita così la battaglia legale. Il Tar ha dapprima sospeso temporaneamente il provvedimento di cancellazione dall'albo. Poi, nel merito, ha respinto il ricorso della società confermando l'esclusione dall'albo. L'11 maggio scorso il Consiglio di Stato, in accoglimento della richiesta di sospensiva, ha concesso la sospensione in via provvisoria della decisione del Tar e Tributi Italia è tornata automaticamente nell'albo.

Il Comune, nonostante ciò, ha diffidato il concessionario dal continuare l'attività e ha richiesto la consegna di tutta la documentazione riguardante il servizio, nonché la banca dati. Ma Tributi Italia si è rifiutata.

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