Pescara

Chi era Daniele Pieroni, lo scrittore pescarese scomparso con il suicidio assistito: era affetto dal morbo di Parkinson

11 Giugno 2025

Aveva 64 anni. E’ morto lo scorso 17 maggio, dopo essersi autosomministrato il farmaco letale. Primo caso avvenuto in Toscana dopo l’approvazione della legge regionale a febbraio

PESCARA. Era nato a Pescara 64 anni fa, ma viveva da tempo a Chiusi (Siena), Daniele Pieroni, primo caso di suicidio medicalmente assistito in Toscana dopo l'entrata in vigore della legge regionale su tempi e modalità di accesso al fine vita. Lo scorso 17 maggio Pieroni è morto dopo essersi autosomministrato il farmaco letale nella propria abitazione; il 22 aprile aveva ricevuto l'esito positivo delle verifiche previste dalla sentenza della Corte costituzionale. Scrittore e saggista, ma pure violoncellista amatoriale, si era trasferito ancora bambino a Roma, dove ha lavorato e vissuto per circa 40 anni, con parentesi anche all'estero. Poi l'arrivo a Chiusi. Affetto da Parkinson dal 2008, la malattia era al quarto stadio, e dal 2020 Pieroni era costretto a vivere con la Peg in funzione per 21 ore al giorno. Negli ultimi due anni le sue condizioni erano peggiorate, nel 2023 aveva deciso di contattare l'associazione Luca Coscioni.

"Ora che la notizia è pubblica posso dirlo: Daniele Pieroni non ha perso tempo. Appena ottenuta la conferma dall'Asl Toscana Sud-Est ha deciso di andarsene, serenamente, con accanto il padre e qualche amicizia che gli è rimasta accanto fino a che i suoi occhi non si sono chiusi", ha scritto in un post sui propri canali social il consigliere regionale del Partito democratico della Toscana, Iacopo Melio, che era entrato in contatto con lo scrittore per intervistarlo in modo che potesse spiegare le ragioni della sua scelta e dell'importanza della possibilità di autodeterminarsi. "'È questione di poco tempo e la facciamo, aspettiamo solo la conferma ufficiale', mi aveva detto Daniele, contento di poterne parlare sui miei canali. Il suo via libera, però, non mi è mai arrivato, e venerdì scorso un'amica comune, proprio durante un mio incontro sul fine vita, mi ha confessato quello che già immaginavo - racconta ancora Melio -. Il sollievo, sì, sollievo, con il quale Daniele mi ha scritto, non lo dimenticherò mai. È stato qualcosa di potente, destabilizzante, necessario. E quando non viviamo cosa c'è dall'altra parte, la cosa più saggia da fare è quella di rispettare, in silenzio, il volere altrui. Libero fino alla fine".

A ricordare Pieroni anche il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini: "Non lo conoscevo personalmente, ma per quanto ne so era una persona estremamente riservata che viveva di cultura, un uomo di grande levatura, cosciente e determinato nella scelta del percorso che ha scelto per il fine vita. Sono contento che abbia trovato la fine della sofferenza con molta dignità dopo una situazione, a quanto ne so, compromessa da tempo".

Nel corso della sua attività letteraria, l'esordio nel 1984 con 'Scritti', Daniele Pieroni ha pubblicato volumi di poesia e di prosa, ma anche libretti d'opera e saggi. Inoltre, così si legge su una biografia pubblicata sul web, ha collaborato con radio e giornali e ha condiretto Ritmica, rivista dell'Università Sapienza di Roma. Nel 1997 ha vinto il premio Erato-Farnesina del ministero degli Esteri, l'ultimo riconoscimento risale al 2021, il premio 'Montale Fuori di Casa' per la sezione Poesia e musica.

Il padre Mario Pieroni è da decenni uno dei più prestigiosi personaggi nel mondo dell’arte contemporanea italiana e internazionale, curatore di mostre e eventi dei più grandi artisti della scena mondiale e gallerista. All’inizio degli Anni Settanta produceva art design a Pescara, con “Il mondo delle idee”, un progetto che metteva insieme design e arte, e con il quale fu un precursore del genere. Dal 1975 al 1978 ha dato vita al “Bagno Borbonico” di Pescara, e dal 1979 al 1991 la Galleria Pieroni a Roma ha rappresentato un punto di riferimento internazionale del mondo dell’arte contemporanea, e i suoi progetti sono stati condivisi dai più grandi artisti: da Spalletti a Ceroli, da Alviani a Kounellis, da Merz a De Dominicis, da Fabro a Richter, da Paolini a Kosuth, fino a Pistoletto, insieme a grandi artiste come Carla Accardi, Maria Nordman, Meret Oppenheim, Isa Genzken. Nel 1991 Pieroni ha fondato insieme a Dora Stiefelmeier l’associazione non-profit Zerynthia, con sede a Roma e a Paliano, una realtà dinamica dedicata alla circolazione dell’arte contemporanea. Sempre legatissimo al suo Abruzzo, ha dato vita negli ultimi anni a Loreto Aprutino, al progetto artistico “No man’s land”, nome scelto da Yona Friedman.