«Chiama il tuo amico, vedi se può perdere»

10 Giugno 2011

Pescara, un'intercettazione di Erodiani tira in ballo Ariatti, cinque le partite nel mirino

PESCARA. Cinque partite del Pescara nel mirino e un calciatore amico della cricca del calcioscommesse. Dalle carte dell'inchiesta, spuntano intercettazioni telefoniche inedite che tirano in ballo il calciatore del Pescara Luca Ariatti: «Qua è una squadra di mongoloidi».

È lungo 6.192 pagine il faldone dell'inchiesta sul calcioscommesse che tira in ballo il Pescara e altre tre squadre abruzzesi: Chieti, Giulianova e L'Aquila. Cinque le partite del Pescara finite nelle carte giudiziarie: ad Ascoli-Pescara 1-0 e a Pescara-Albinoleffe 2-0 si aggiungono Torino-Pescara 3-1, Pescara-Grosseto 2-2 e Modena-Pescara 1-0.

SPUNTA ARIATTI
Dagli atti spunta il centrocampista Luca Ariatti. Questa è un'intercettazione del 19 marzo scorso tra l'ex del Pescara Gianfranco Parlato e l'agente di scommesse pescarese Massimo Erodiani, in carcere e difeso dagli avvocati Giancarlo De Marco e Paolo D'Incecco.
Parlato: Senti, dove va il Pescara, domenica, sabato?
Erodiani: Aspetta che lo vedo sul giornale: a Modena.
Parlato: Ah, ok, perché Aria c'ha mandato un messaggio.
Erodiani: Chi?
Parlato: Ariatti.
Erodiani: Per aggiustare cosa, lì?
Parlato: Eh, no, ha detto bisogna che ci vediamo perché sabato lavoriamo, capito.
Erodiani: Ok, vediamo insieme Gianfra'.
Gianfranco: Sì, sì, infatti, non c'è problema.

Il successivo 23 marzo, annota la polizia, «Erodiani a chiede a Parlato di contattare il suo amico del Pescara che va a giocare a Modena e se possono perdere».

Il 25 marzo «Antonio Bellavista (ex Bari, ndr) chiama Ivan Tisci (ex Pescara e Lanciano, ndr) il quale dice di aver incontrato un loro ex collega (calciatore) che gioca nella sua città (Pescara) e che ha giocato nella città di Romeo e Giulietta (Chievo Verona). Bellavista capisce e dice il nome "Ari" che Tisci conferma (Ariatti Luca classe 1978). Tisci», continua la polizia, «racconta della conversazione con Ariatti il quale gli ha detto che la settimana scorsa i suoi compagni di squadra non hanno voluto fare niente e poi gli è andata male in quanto dovevano pareggiare in casa (Pescara-Padova 0-2, ndr). Tisci», scrive la polizia, «riferisce le parole di Ariatti: no, a me non mi piace io non le voglio fare, se la devo fare la devo fare fatta bene». La polizia riporta un altro passaggio di Tisci: «Mi fa, no perché io no fra due, voglio fare un accordo tramite il direttore per l'abbraccio (il pareggio) tanto qua è una squadra di mongoloidi (Pescara), non fa niente nessuno, glielo diciamo solo il sabato mattina».

«GLI HANNO DETTO NO»
Il 12 marzo a parlare sono il medico arrestato Marco Pirani ed Erodiani.
Pirani: Grosseto-Pescara 2 a 2, quattro gol su corner.
Erodiani: Sì, sì, fatto tutto al primo tempo.
Pirani: Te vuoi dire che si son messi d'accordo quelli.
Erodiani: No io, al Pescara, gliel'ha chiesto ma loro gli hanno detto di no, gliel'aveva chiesto il Pescara ma loro gli hanno detto di no, almeno, è la versione che c'è qua.

«VENGONO IN PACE»
Il 23 febbraio, a tre giorni dalla sfida in casa con l'Albinoleffe, Erodiani dice a Pirani: «Io piano piano mi sto a ingrandire mo' ho parlato con alcuni dei miei oggi, con quelli di qua. Perché ieri hai saputo che hanno fatto no? (Pescara-Empoli 1-0 del 2 febbraio scorso, ndr). Eh, sabato quelli che ci vengono a trovare (Pescara-Albinoleffe del 26 febbraio scorso, ndr) vengono in pace, capito».

80 PER IL TORINO
Anche la sconfitta con il Torino è nelle carte.
Parlato: Ma noi a Torino siamo completamente scoperti o c'abbiamo modo di arrivare?
Pirani: Torino serie B?
Parlato: A livello di società.
Pirani: Non proprio, non siamo scoperti.
E spunta un sms del 17 febbraio con un numero: «80». Per la polizia, è la cifra richiesta dal Torino per «manipolare» la partita. Ma la combine fallisce e il Torino vince.

«GLI ARBITRI AMICI»
Alla vigilia della sfida con l'Albinoleffe, un certo Gianluca «informa Parlato che a suo parere domani l'Albino ci lascerà le penne (inteso che perde a Pescara) in quanto dirigerà l'incontro un arbitro amico del d.g. della squadra casalinga». In campo, al 35' del primo tempo l'Albinoleffe resta in dieci: espulso Garlini. Di arbitri si parla anche il 12 febbraio, giorno di Pescara-Varese: Erodiani «informa la compagna che non torna a casa a mangiare in quanto si trova a Pescara e rimarrà a pranzo con una terza persona che conosce bene l'arbitro della partita Pescara-Varese con il quale staranno insieme». Finisce 1-0: gol del Pescara su rigore.

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