Ciclone, il commissario Pavone ricostruisce l'inchiesta in aula

Deposizione in corso su ristrutturazione di palazzo Baldoni, la sede e gli uffici comunali

MONTESILVANO. È ripreso alle 9,30 di questa mattina il processo ciclone sulle presunte tangenti di Montesilvano, 32 imputati sette società coinvolte. In aula è presente anche il principale imputato, l'ex-sindaco di Montesilvano Enzo Cantagallo, eletto nel 2004 con 69,5% dei voti e arrestato il 15 novembre del 2006 con l'accusa di aver affidato appalti pubblici a imprese amiche dietro il pagamento di mazzette. Le indagini sono state curate tra il 2005 e il 2007 dalla squadra mobile di Pescara e al banco dei testimoni è seduto un elemento di spicco della squadra mobile, il sostituto commissario Giancarlo Pavone, che sta ricostruendo i punti determinanti dell'inchiesta. Pavone sta rispondendo alle domande del pm Gennaro Varone e sta parlando della ristrutturazione di palazzo Baldoni, la sede ed uffici comunali, e di una mano fuga di notizie documentata dalla polizia durante le indagini bancarie su Cantagallo.

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