Pescara

Lettera della mamma della bambina laziale rifiutata dal locale: «Vogliamo tornare in quel ristorante: finiamola con gli insulti e le minacce»

3 Luglio 2025

La signora Tiziana ha scritto al nostro giornale: «Orgogliosi di essere tifosi della Lazio, ma chiudiamo la vicenda con educazione: Pescara è una città accogliente»

PESCARA. In merito alla vicenda della bambina tifosa della Lazio rifiutata da un locale sul lungomare di Pescara, abbiamo ricevuto questa lettera dalla mamma Tiziana.

«Sono Tiziana, la mamma della bambina che non è stata fatta entrare nel ristorante perché aveva il cappellino e la maglietta della Lazio. Dico subito che io e la mia famiglia saremmo contenti di tornare a Pescara accettando l'invito dei ristoratori e di chiudere questa storia che sta oltrepassando i limiti del buon senso. Perché siamo certi che anche da questa storia debbano prevalere il buon senso e l'educazione. No agli attacchi social e strumentali riconducibili a cattivi rapporti delle tifoserie. Se siamo venuti a Pescara per fare una passeggiata in bici e per mangiare un po' di sano pesce è perché sappiamo quanto la città e i pescaresi siano accoglienti e la cucina sia buona. A prescindere da qualsiasi stemma o colore sul cappellino e della maglietta. Ma si sa, può esserci sempre qualcuno che rovina tutto e rende più difficili le cose con la conseguenza di rendere un'immagine sbagliata. La nostra bambina, e questo è importante, ha per fortuna vissuto la cosa con naturalezza. È contenta dell'invito ricevuto dalla Lazio di andare a trascorrere una giornata agli allenamenti a Formello. Ci teniamo a fare arrivare il nostro pensiero alle numerosissime persone che stanno dimostrando vicinanza e solidarietà per lo spiacevole fatto accaduto domenica 29 e di cui se ne sta parlando in maniera virale e di cui questo quotidiano ha riferito in maniera rispettosa e puntuale. Ringraziamo in primis il signor Enzo di Autonoleggio Edf da cui abbiamo noleggiato le biciclette e che è stato il primo a chiedere scusa a noi turisti per conto del ristorante. Questo ciclone che ci ha letteralmente investiti in poche ore, non ha fatto altro che darci tanta forza e tanto supporto, ci teniamo a ringraziare uno ad uno, abitanti di Pescara e non solo, tifosi della Lazio, del Pescara e di molte altre squadre che in maniera sportiva ritengono inaccettabile un gesto simile. Con dispiacere ho appreso della presenza di commenti pesanti e minacce di morte nei confronti del titolare del ristorante. Vorrei tanto invitare tutte le persone a non allontanarsi troppo dalle maniere civili, le stesse con cui noi, diretti interessati, abbiamo affrontato il fatto! Ci tengo anche a dire che non ci è mai passato per la testa di fare denuncia alle forze dell'ordine, non amiamo fare le guerre, come già dimostrato domenica. Siamo stati contattati direttamente dai titolari del ristorante, ci siamo chiariti con calma e a tratti con commozione. Non importa più chi sia stato a pronunciare quelle parole alla bambina. A prescindere da tutto ci hanno chiesto scusa e come scritto sul Centro, ci hanno invitato a tornare nel loro locale. Senza alcun problema. Sì, lo faremo con il sorriso. E ovviamente con maglia e cappello della Lazio! Grazie».