Cinque Stelle: ora intervenga la Regione

Il vicepresidente Pettinari: «A rischio gli operatori del settore turistico invernale, ma anche le riserve d’acqua»
«La mancanza di precipitazioni nevose sta causando numerosi problemi al territorio. Nell’immediato mette in ginocchio il comparto sciistico abruzzese e nel medio e lungo periodo i problemi arriveranno anche per la fornitura di acqua». Ad affermarlo, chiedendo al contempo alla Regione un piano di intervento a più livelli, è Domenico Pettinari, vicepresidente del Consiglio regionale, che aggiunge, «purtroppo Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia ci hanno già dimostrato che nella programmazione e nella gestione delle crisi sono altamente inadeguati».
A preoccupare Pettinari è la situazione difficile di chi vive di turismo invernale, un settore strategico per l’Abruzzo per cui chiede a gran voce «opportuni aiuti». Parallelamente, il vicepresidente paventa lo spettro della crisi idrica, un rischio da gestire per tempo per evitare che si arrivi all’estate con riserve d’acqua insufficienti.
«Un governo responsabile», sottolinea Pettinari, «adotterebbe subito un provvedimento teso ad avviare un tavolo emergenziale di confronto tra Regione, Ersi (l’Ente regionale servizio idrico), gestori del servizio idrico e Comuni, per individuare le opportune iniziative da mettere in campo». Tutte iniziative, avverte, da avviare immediatamente. Anche perché, ricorda il consigliere, l’Abruzzo resta una delle Regioni con la maggiore dispersione di acqua sul territorio, complice una rete colabrodo. «Con una media di oltre il 47% di perdita, con punte fino al 70% in diversi Comuni, un’ulteriore crisi idrica aggraverebbe in modo drammatica la situazione già emergenziale». In coda, Pettinari si domanda soprattutto «a che punto si trova l’utilizzo dei fondi stanziati e approvati con il Pnrr - circa 65 milioni di euro - per ammodernare e manutenere il sistema idrico integrato e ridurre le perdite. E anche quali altri fondi questo governo è riuscito a intercettare con la nuova programmazione europea 2021- 2027 da impiegare nel settore, visto che», conclude, «ancora oggi non si hanno notizie».