Cleria uccisa dall’ex marito, oggi la fiaccolata per il compleanno

Lettomanoppello. L’idea della sua amica, sostenuta dall’associazione Donna è: «Doveroso un confronto». Tra gli interventi i vertici dell’Arma
LETTOMANOPPELLO. Avrebbe compiuto 66 anni domani Cleria Mancini. Ma quest’anno non ci sarà nessuna torta e neppure una festa per lei, uccisa con un colpo di pistola al cuore dall’ex marito Antonio Mancini, da oltre un mese chiuso in carcere con l’accusa di omicidio. Tutto il paese, ancora sotto choc per quella tragedia accaduta all’ingresso del Corso di Lettomanoppello, oggi la ricorderà nella sala consiliare del Comune. Da qui, al termine dell’evento che inizia alle 16, parte una fiaccolata per le vie del paesino da poco più di 3mila anime. Quello di Cleria è stato il primo femminicidio che si è registrato in Abruzzo nel 2025: il primo dell’anno che ha fatto salire a 49 il numero di donne uccise per mano di un uomo in un solo anno: una media di cinque al mese.
L’EVENTO PER CLERIa A organizzare e promuovere l’idea di ricordare Cleria nel giorno del suo compleanno è stata la sua amica del cuore, Ernestina, che con le lacrime agli occhi ha detto: «Se lo merita, è stata una donna buona con tutti, sempre disponibile. Tutto questo è per lei». A sostenere e attivarsi subito per organizzare l’evento è stata “Donna è...”, associazione culturale che dal 2009 aiuta e sostiene le donne vittime di violenza. «L'evento che proponiamo non vuole essere l'ennesimo dibattito sul femminicidio, in vista della Giornata contro la violenza sulle donne», dice Luciana Di Matteo dell’associazione, «il nostro intento è quello di creare un momento di incontro per interrogarci su una violenza che ha ferito l'intera comunità e per ribadire e riaffermare il senso civico che da sempre contraddistingue il nostro territorio. Riteniamo doveroso confrontarci, fare rete, per individuare insieme possibili strategie per uscire dalla cultura imperante della violenza».
IL DIBATTITO Si chiama “Cleria siamo tutte noi. Superare il femminicidio: un impegno di tutti” il dibattito che inizia alle 16 nella sala consiliare Wojtyla del Comune di Lettomanoppello. Ad intervenire ci saranno alcune rappresentanti dell’associazione Donna è, del Centro anti violenza Ananke e del Centro studi di genere. Spazio anche per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Romano D’Alfonso e per il parroco don Davide Schiazza, in queste settimane di dolore vicino alla comunità e alla famiglia di Cleria. Ad intervenire anche il comandante dei carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara, il capitano Giuseppe Sicuro, che dal 9 ottobre scorso, giorno della tragedia, ha portato avanti le indagini.
LA FIACCOLATA Al termine del dibattito, parte la fiaccolata che si snoderà per le vie del paese, passando anche in Largo dell’Assunta, il punto dove Cleria è stata uccisa con un colpo di pistola. Salvo per miracolo il nipotino 13enne, scampato per pochi centimetri alla seconda pallottola esplosa da Antonio. L’uomo, 69 anni, è stato arrestato dai carabinieri poche ore dopo il femminicidio. Dopo aver ucciso l’ex moglie, con cui si era separato da 5 anni anche se mai formalizzato davanti a un giudice, Antonio era arrivato nella piazza di Turrivalignani. Qui, Antonio aveva continuato la sua ira: con la pistola carica tra le mani, ha seminato il panico tra i clienti del bar e poi ha sparato tre colpi in aria. Fino a nascondersi dietro un’auto parcheggiata, sfidando e minacciando i carabinieri che, alla fine, lo hanno arrestato.

