Commissario straordinario per 18 anni

1 Febbraio 2011

La storia dell'Azienda di soggiorno di Pescara, dal crac da 17 milioni allo scioglimento

PESCARA. Diciotto anni, il tempo che un bambino si faccia adulto, dia l'esame di maturità e cominci a guidare l'auto del padre. Diciotto anni per dipanare un groviglio da 17milioni di euro e portare allo scioglimento un'azienda storica come quella di soggiorno a Pescara.

Fra i 28 enti commissariati in Abruzzo quello dell'Azienda di soggiorno rappresenta un caso a parte. È, forse insieme al consorzio industriale Val Pescara, l'ente regionale «pilotato» più a lungo da un tecnico, al di fuori del controllo politico-amministrativo, malgrado il ruolo a cui era stato chiamato il suo unico responsabile fosse proprio quello di commissario straordinario.

Una straordinarietà tramandata di anno in anno, diventata ordinaria per venire a capo del crac allora miliardario, dell'Azienda di soggiorno, dovuto principalmente alla gestione del complesso sportivo delle Naiadi, del quale è proprietaria.

Era il tempo dei grandi sogni nell'impianto lungo la riviera, dei lavori di ampliamento e dei progetti della foresteria per atleti, spinti dalla funzione sociale che svolge il complesso e anche dal successo che riscuoteva la squadra di pallanuoto a livello internazionale. Si tentò di mettere su alle Naiadi un centro di alta specializzazione di medicina sportiva dell'università d'Annunzio, fu realizzata la mastodontica copertura alla piscina olimpionica che costò milioni e che venne poi smantellata. Tutti lavori che avevano «un solo» problema: non c'era stata la copertura finanziaria per eseguirli.

Un giorno la Regione, che tramite l'Azienda di soggiorno gestisce le Naiadi, si accorse che i contributi che aveva fino ad allora erogato a ripetizione finivano in una sorta di pozzo senza fondo e decise di chiudere i rubinetti. Spalancando la strada al commissario.

Fu così che Giuseppe Farchione, commercialista, apprezzato consulente per i servizi di numerose amministrazioni comunali, cominciò la sua avventura andando a scartabellare pratiche, documenti e contratti, facendosi largo tra creditori e fornitori dell'azienda. Farchione aveva il compito di salvare il salvabile e di riavviare l'attività partendo in pratica da zero.

Missione riuscita? Dopo 18 anni arriva il sì, tanto che entro aprile la storica Azienda di soggiorno dovrebbe uscire definitivamente di scena e passare il complesso sportivo alla Regione. Un immobile che, una volta «ripulito» dai debiti, avrebbe un valore di mercato di una ventina di milioni di euro.

Diciotto anni durante i quali il commissario liquidatore ha risolto i contratti pendenti, affrontato contenziosi e dovuto garantire l'amministrazione delle piscine con i relativi lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, per un bilancio corrente di circa 50mila euro. Per la gestione è ricorso a una gara a valenza europea, alla quale ha poi risposto una sola società, che in cambio di un canone simbolico garantisce investimenti triennali per 4-500mila euro sull'impianto. E Farchione ha gestito l'Azienda ricevendo un compenso di 1.500 euro al mese, senza usufruire - al contrario di altri commissari - di auto blu o altre agevolazioni.

Ma 18 anni sono comunque tanti, la dimostrazione di quanto quel termine «straordinario» sia in realtà preso un po' troppo spesso in prestito dalla politica per risolvere problemi che altre aziende private devono invece affrontare tutti i giorni: come la burocrazia, decisioni da prendere in modo rapido ed efficace, investimenti. Alla fine a pagare è sempre la Regione.

L'ultimo atto, forse quello finale, è di 240mila euro, erogati per saldare l'Ici delle Naiadi al Comune di Montesilvano. Un contenzioso finito male che fa da contraltare a quello invece concluso positivamente con la d'Annunzio e sul quale dovrebbe inserirsi una transazione. A quel punto il commissario passerà la mano. E per la Regione subentrerà un altro genere di problema: chi si occuperà delle Naiadi? Sta a vedere che tra due assessorati (sport e turismo) uscirà di nuovo qualcosa di straordinario.

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