Comune al verde: 19 pensionamenti per ridurre le spese

Stasera vertice di maggioranza per parlare dei conti in rosso Previsto un giro di vite anche per il personale dell’ente

PESCARA. L’amministrazione comunale si prepara a dichiarare il predissesto adottando un piano di risanamento lacrime e sangue. Non verrà risparmiato nemmeno il personale, per il quale si prevedono persino riduzioni delle retribuzioni accessorie. Intanto, i primi tagli sono già cominciati.

Quest’anno sono già andati in pensione 16 dipendenti, di cui il vice segretario generale e direttore dell’area amministrativa Cosimo Macchiarola e il dirigente all’Istruzione e ai Servizi sociali Germano Marone. Altri 3 impiegati lasceranno l’ente entro la fine dell’anno, per un totale di 19 dipendenti. Inoltre, sono in attesa di andare via, entro il prossimo mese di gennaio, altri 3 o 4 impiegati. Insomma, la riduzione delle spese è già cominciata, perché solo una minima parte del personale in quiescenza verrà rimpiazzato. Le assunzioni programmate per quest’anno sono appena 8 e solo alcune si sono effettivamente realizzate.

Per un Comune, con i conti in profondo rosso, che si prepara a dichiarare il predissesto finanziario, i pensionamenti sono visti sicuramente di buon occhio. C’è chi sostiene che l’ente abbia invitato qualcuno, che ha raggiunto i limiti di età pensionabile, a lasciare il lavoro. Ma l’assessore al personale Sandra Santavenere smentisce. «Il Comune non ha invitato nessuno a lasciare il posto di lavoro», ha detto, «quelli che sono andati via lo hanno deciso volontariamente». Insomma, al momento, non ci sarebbe nessun piano di riduzione del personale. Riduzione che, peraltro, è in atto già da alcuni anni. Il Comune contava cinque anni fa ben 958 dipendenti, adesso è sceso a 795. «Siamo sotto organico, rispetto ad altri enti locali», ha fatto notare l’assessore, «rischiamo di non poter mandare avanti i servizi». Resta, tuttavia, il fatto che le norme per i Comuni in predissesto prevedono misure rigidissime. Vengono indicate, in proposito, riduzioni delle spese per il personale, «da realizzare, in particolare, attraverso l’eliminazione dei fondi per il finanziamento della retribuzione accessoria del personale dirigente e di quello di comparto, per la quota non connessa all’effettivo incremento delle dotazioni organiche».

Ovviamente, bisognerà attendere il piano di riequilibrio finanziario, che l’amministrazione dovrà varare dopo la dichiarazione di predissesto, per verificare l’effettiva portata delle misure correttive. Al riguardo, il sindaco Marco Alessandrini ha convocato per questa sera, alle 19, in Comune, una riunione di maggioranza per cominciare a discutere delle procedure per il predissesto. Un primo passo per avviare il risanamento dei conti. Risanamento che comporterà misure impopolari, come aumenti delle tasse al massimo, già peraltro attuati, e delle tariffe dei servizi a domanda individuale, tra cui asili, mense, musei, impianti sportivi e mercati. Ecco cosa dice al riguardo la legge: «L’ente può deliberare le aliquote o le tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita, anche in deroga ad eventuali limitazioni disposte dalla legislazione vigente».

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