PESCARA / SANATORIA

Condono per tasse e multe: la scadenza è il 1° ottobre 

È rimasto poco tempo per aderire, sono interessati 31mila contribuenti pescaresi. Si possono estinguere tributi e contravvenzioni non pagati negli ultimi 17 anni

PESCARA. Sono rimasti solo pochi giorni per approfittare del maxi condono per sanare tasse locali e multe non pagate in 17 anni, dal 2000 al 2017. Per presentare la domanda di adesione c’è tempo fino a martedì primo ottobre. Secondo le stime degli uffici comunali, sarebbero interessati alla sanatoria circa 31.500 contribuenti, distinti in 27.800 persone fisiche e 3.700 società e imprese. Le cartelle rottamabili, ossia i procedimenti in corso per richiedere il pagamento di imposte locali e multe, sarebbero all’incirca 55.000.

L'assessore Eugenio Seccia
IL CONDONO. La sanatoria viene definita in gergo tecnico «Definizione agevolata delle entrate non riscosse» ed è la terza volta che viene aperta, ma è di fatto un condono che consente ai contribuenti di poter estinguere il proprio debito nei confronti del Comune versando quanto dovuto, senza dover corrispondere le sanzioni. Nel caso delle multe non pagate, invece, vengono cancellati solo gli interessi. Ma è un’occasione anche per il Comune, che spera di poter recuperare entrate considerate a rischio. Un buon gettito derivante dal condono consentirebbe all’assessore alle finanze Eugenio Seccia di utilizzare i soldi recuperati per nuove spese. Tuttavia, i due precedenti condoni non sono andati come previsto.
CHI PUÒ ADERIRE. La sanatoria interessa tutti i contribuenti in debito nei confronti del Comune per il mancato o parziale pagamento dei tributi, oppure delle multe per violazioni al Codice della strada e che abbiano ricevuto ingiunzioni di pagamento notificate negli anni dal 2000 al 2017.
Possono essere condonate tutte le imposte locali, come l’Imu, Tasi, Tari, Tarsu, Tares, Cosap, affissioni e multe.
Per estinguere il debito si dovranno versare le somme ingiunte e gli interessi, le spese relative alla riscossione coattiva e all’ingiunzione di pagamento.
SI PAGA ANCHE A RATE.  Saranno ammessi anche i versamenti in dieci rate (con scadenza il 15 dei mesi di dicembre 2019, aprile, giugno, agosto, ottobre e dicembre 2020, febbraio, aprile, giugno e settembre 2021), fino ad un massimo di 18 rate ma la prima e la seconda dovranno essere con importi pari al 10 per cento delle somme dovute (con scadenze il 15 dei mesi di dicembre 2019, febbraio, marzo, aprile, maggio, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2020, febbraio, marzo, aprile, maggio, luglio, agosto e settembre 2021). Il modulo per presentare la domanda è on line sul sito del Comune (www.comune.pescara.it).
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