«Cordoma indagato, il Comune non farà causa»

Montesilvano. Concorsi truccati, il Comune non si costituisce parte civile. L'opposizione protesta

MONTESILVANO. Il Comune non si costuirà parte contro il sindaco Pasquale Cordoma e il capogruppo Pdl Luigi Marchegiani, entrambi coinvolti nell'inchiesta sui concorsi truccati che interessa anche il coordinatore provinciale Lorenzo Sospiri: il consiglio comunale ha votato no alla proposta dell'opposizione.  «Gli interessi del Comune si tutelano solo quando gli indagati sono altri», è stata la reazione di Adriano Chiulli (Pd), Francesco Maragno (Movimento verso il Pdl), Leo Brocchi (Proposta liberale europea) e Cristian Odoardi di Rifondazione comunista.

«La richiesta», per i consiglieri, «si basa sull'uniformità di comportamento rispetto all'inchiesta Ciclone, quando l'amministrazione Cordoma adottò due delibere di giunta per costituirsi parte civile ritenendo che fosse doveroso tutelare gli interessi della comunità. Questo comportamento», proseguono, «fu ritenuto da tutte le forze politiche giuridicamente corretto ma adesso, alla stessa richiesta per i nuovi processi penali la maggioranza di centrodestra guidata da Cordoma ha pensato bene di bocciare la mozione e di rinunciare a tutelare gli interessi della cittadinanza. Secondo Pdl, Udc e altre forze di maggioranza, quando gli indagati sono della loro parte le inchieste sono evidentemente inutili e ancora più inutile è tutelare gli interessi del Comune».

Per l'opposizione, la filosofia del centrodestra è questa: «I procedimenti relativi ad altri creano danni alla collettività mentre i procedimenti che riguardano loro stessi non procurano danni, insomma le leggi non sono uguali per tutti».