Cordoma vuole altri due assessori

6 Luglio 2010

La giunta allargata, un posto all'Udc e un altro al partito di Masci

MONTESILVANO. Il patto dei ravioli, stretto in un agriturismo di Carpineto della Nora, non contiene soltanto una lista di lavori da fare lunga una pagina e mezza: c'è anche un impegno non scritto e cioè allargare la giunta, da otto, a dieci assessori. Un posto è per l'Udc: Maria Rosaria Parlione è la più accreditata. L'altro posto, il sindaco Pasquale Cordoma torna a offrirlo al partito di Carlo Masci.

«È il momento di allargare la giunta», annuncia il sindaco Pasquale Cordoma che, per la quinta volta, mette mano alla composizione dell'esecutivo.  Dopo le dimissioni degli assessori Carlo Tereo de Landerset ed Ernesto De Vincentiis e l'ingresso in giunta di Claudio Di Emanuele e Mauro De Donatis con Claudio Daventura vicesindaco, la politica si rimette in moto. Accade sei giorni dopo il conclave in collina, culminato con un patto che ha sancito una tregua tra Cordoma e i ribelli del Pdl legati a Tereo de Landerset e De Vincentiis, Stefania Di Nicola, Adriano Tocco, Paolo Cilli e Vittorio Catone

La giunta a dieci assessori è l'obiettivo di Cordoma da centrare prima di Ferragosto. Una meta ambita da tutti i partiti. Mimmo Di Giacomo, assessore all'Urbanistica dell'Udc, dice: «O adesso o mai più, si tratta di un allargamento necessario per questioni di programma».  Due assessori in più, quindi, per rispettare il patto dei ravioli e cioè una lista di impegni con lavori da eseguire in via Emilia, via Lazio, via Chieti, via Marco Polo, via Vestina, via Verrotti, via Cavallotti, via Spaventa, via Antonelli, via Ovidio, via Maresca, quattro scuole, abbassare le tasse e cambiare il Prg. 

E per i futuri assessori, Cordoma pare intezionato a chiamare in causa Maria Rosaria Parlione, consigliera dell'Udc: «Con l'Udc c'è un accordo», spiega Cordoma, «se si va a dieci, un posto spetta a loro. Parlione? È una persona competente». «Individuare l'assessore che spetta all'Udc non è un problema», dice Di Giacomo, «sarà una scelta condivisa. Parlione? È capace e corretta, come lo sono anche gli altri rappresentanti dell'Udc in consiglio». 

Cordoma vuole dare un'altra possibilità anche a Rialzati Abruzzo, il partito di Carlo Masci che già una volta ha rifiutato di stare in giunta: «È giusto coinvolgere Rialzati Abruzzo», riflette il sindaco. Le trattative sono già cominciate.

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