Così allentiamo la morsa del traffico

Gentile Direttore, prendo spunto da alcuni autorevoli interventi registrati con puntualità dal quotidiano da Lei diretto per proporre poche riflessioni sugli ultimi interventi attuati nei giorni scorsi dal sottoscritto, in qualità di assessore al Traffico e alla Riqualificazione urbana, provvedimenti condivisi con la maggioranza di Governo, sulla viabilità e sulla città di Pescara.
Negli ultimi mesi abbiamo portato avanti un attento studio sulla riqualificazione del centro cittadino, partendo da un assunto chiaro: il nostro governo cittadino è quello che a fine anni '90 ha avuto il coraggio di avviare il progetto di pedonalizzazione del quadrilatero centrale di Pescara, progetto all'epoca tanto vituperato, oggi apprezzato da residenti e operatori commerciali. E oggi, a dieci anni di distanza, il nostro governo cittadino ha l'intenzione di proseguire quel progetto, portando le auto quanto più possibile fuori dal centro urbano, pensando a una città pedonale e ciclabile. Un processo che presuppone una "rivoluzione" mentale, prima ancora che amministrativa, e che richiede necessariamente piccoli passi graduali.
Ebbene, lo studio sulla riqualificazione del centro urbano di Pescara, il capoluogo adriatico, parte proprio dalla volontà di adottare soluzioni urbanistiche adeguate a un centro pedonale, partendo da via Mazzini, una via di collegamento sicuramente strategica, importante, che cambierà letteralmente volto quando l'intervento sarà concluso, dove spariranno i marciapiedi in asfalto per far spazio a un'unica pavimentazione in porfido squadrato e a cubetti, con aiuole, oggi inesistenti, dunque macchie di verde, e nuovi impianti della pubblica illuminazione.
La riqualificazione di via Mazzini è stata l'occasione per ripensare la viabilità del centro cittadino, la prima macrozona in cui stiamo intervenendo con provvedimenti sostanziali e non di semplice facciata. In modo riduttivo parliamo dell'inversione di sensi unici, ma in realtà le modifiche che stiamo apportando e che saranno pienamente operative dalla prossima settimana, hanno presupposto uno studio attento, capillare, quotidiano, con prove su carta e simulazioni al computer, con una seria valutazione dei flussi di traffico, senza tuttavia precluderci la possibilità di interventi migliorativi, dopo un test "su strada".
In altre parole non ci siamo limitati a invertire la segnaletica stradale, riproducendo una fotocopia a specchio della situazione preesistente. Obiettivo della nuova viabilità è quello di razionalizzare, dando vita ai cosiddetti anelli della circolazione, eliminando le possibili situazioni di rischio, quegli incroci che, secondo le statistiche annuali della Polizia municipale, sono fonte di incidenti stradali, e soprattutto eliminando file e code, anche attraverso interventi strutturali.
È il caso dell'incrocio tra via Leopoldo Muzii e via Regina Margherita dove abbiamo scelto di sperimentare una rotatoria, per ora provvisoria nelle forme e nei contorni, ma ben presto destinata a diventare definitiva, con l'obiettivo chiaro di fluidificare la viabilità. Per anni i residenti hanno lamentato quella camera a gas rappresentata da via Leopoldo Muzii, strada ad altissima densità di traffico, in cui le auto con i motori accesi rimanevano per interi minuti ferme, in coda, in attesa sotto il semaforo, con l'inevitabile incremento dei gas di scarico e dei livelli di smog.
La rotatoria, realizzata giovedì scorso, ha avuto l'effetto immediato di eliminare le code, le file, i gas di scarico, restituendo ossigeno ai cittadini.
E in tal senso possiamo rassicurare anche gli esponenti del cosiddetto Comitato dei Mille, ossia i residenti di via Regina Margherita: dalla prossima settimana scatterà anche l'inversione di marcia in via Margherita, dove istituiremo la direzione unica sud-nord, dunque favorendo l'uscita, e non l'ingresso, delle vetture nella via e nello stesso centro cittadino. Auto che, una volta arrivate all'incrocio con via Muzii non si troveranno più lo stop del semaforo, ma proseguiranno il cammino in modo fluido proprio grazie alla rotatoria. Ovviamente il nostro obiettivo è stato quello di allentare la morsa del traffico in tutto il centro, dunque anche, ma non solo, in via Regina Margherita, perché mai nessun provvedimento può essere finalizzato a privilegiare una strada a discapito delle altre tutt'attorno. E oggi siamo certi che quando tutti i nuovi sensi di marcia entreranno a pieno regime, si scioglieranno come neve al sole anche le polemiche - purtroppo evidentemente pregiudiziali considerato che scaturiscono prima ancora di verificarne i risultati - di chi in passato non ha avuto il coraggio di assumere provvedimenti forti e coraggiosi.
Approfitto dell'occasione anche per rassicurare il signor Matteo Di Marcoberardino, il quale ha espresso sul Suo giornale preoccupazioni per l'incrocio tra via De Amicis e via Cesare Battisti che, a suo dire, oggi ha riproposto una situazione di rischio nel punto in cui le auto provenienti da via Battisti, in direzione sud- nord, si incrociano con le vetture provenienti da via De Amicis. In realtà tra qualche settimana quell'incrocio sparirà perché le auto che, provenendo da corso Vittorio Emanuele, entreranno nel primo tratto di via De Amicis, percorribile in senso monti-mare, una volta giunte all'incrocio con via Cesare Battisti, potranno svoltare nella stessa via Battisti sia a sinistra che a destra, tornando verso il mercato di piazza Muzii, dunque non ci saranno più rischi di conflittualità viarie. E comunque, tra poco più di un mese, con l'inizio anche del secondo grande cantiere varato dalla maggioranza di Governo, teso alla riqualificazione dell'asse via Firenze-via Cesare Battisti, la stessa arteria diventerà per larga parte pedonale, allontanando sempre più il traffico veicolare.
In conclusione, mi preme evidenziare come l'amministrazione Comunale di Pescara stia dimostrando il coraggio di portare avanti, con convinzione, iniziative serie e concrete nel settore della viabilità, spesso scontrandosi contro il muro del pregiudizio politico, che poco fa bene alla nostra Città.
Qualcuno continua a insistere sulla necessità di redigere di nuovo, per la quarta o quinta volta, un Piano urbano del traffico prima di passare all'adozione materiale di modifiche sulla mobilità. Non possiamo condividere tale posizione: Pescara ha la necessità di provvedimenti urgenti e immediati, mentre la sola redazione di un nuovo Pum richiederebbe almeno un anno di lavoro, per poi partorire un documento già vecchio, visto che la legge stessa impone l'aggiornamento ogni due anni del piano traffico. E l'esperienza ci racconta di Piani costati migliaia di euro, tutti chiusi nei cassetti del Comune e purtroppo mai attuati, proprio perché già inadeguati. Per tale ragione, in maniera più concreta, fissati alcuni punti fermi, la nostra amministrazione ha deciso di partire subito con lo studio delle microzone perché, se è vero che la mobilità cittadina va considerata nel suo insieme, è altrettanto vero che ogni quartiere ha un'esigenza particolare e specifica che ne consente una trattazione a sè. Nel frattempo, la nostra amministrazione ha anche avviato lo studio della mobilità come "area vasta", ovvero come "area metropolitana" e prova ne è il progetto della filovia che, grazie al coraggio del nostro governo cittadino, è decollato.
Ai cittadini oggi chiediamo pazienza e collaborazione: stiamo pensando e costruendo insieme una Città nuova, diversa, ispirata alla mobilità sostenibile reale, sempre pronti e disponibili ad accogliere suggerimenti e proposte costruttive che non abbiano però il sapore nostalgico di un passato che intendiamo lasciarci alle spalle».