Crisi bluff in Comune, l’Udc resta in giunta

Il gruppo consiliare aveva annunciato il ritiro dei 2 assessori, ma alla seduta di ieri erano presenti

PESCARA. Gli assessori dell’Udc non dovevano uscire dalla giunta comunale? È questa la domanda che si sono posti, ieri, gli esponenti della maggioranza, quando hanno visto partecipare alla seduta di giunta, come se nulla fosse accaduto, gli assessori Vincenzo Serraiocco e Giovanna Porcaro. La lettera che il gruppo consiliare dei centristi aveva fatto recapitare 24 ore prima al sindaco Mascia, per comunicargli la decisione di ritirare la delegazione Udc dalla giunta, pur rimanendo in maggioranza, è stata totalmente disattesa.

«Gli assessori sono andati in giunta, perché aveva delle delibere da far approvare», ha spiegato il capogruppo Vincenzo Dogali, «erano dei lavori preparati da tempo». Insomma, stando alle parole del capogruppo, la crisi politica, aperta dall’Unione di centro con la lettera consegnata al primo cittadino, avrebbe ricevuto una sorta di rinvio e gli assessori una proroga per poter continuare la loro attività. Diversa la versione di Serraiocco: «Rispetto le decisioni del mio partito e del mio gruppo, è stato richiesto un tavolo politico e io attendo i risultati di quel tavolo. In attesa della verifica politica all’interno della coalizione, continuo a lavorare per la città. Domani (oggi, ndr) sarò di nuovo presente in giunta». E oggi la Porcaro, in qualità di assessore alla cultura, presiederà un incontro all’Aurum.

Che fosse una crisi anomala lo si era già capito martedì scorso, quando l’assessore Serraiocco ha rivelato al Centro di non essere stato avvertito dal gruppo consiliare del contenuto della lettera inviata al sindaco e di non dover più partecipare alle sedute di giunta.

A questo punto, il pericolo maggiore per la tenuta della maggioranza sembra arrivare da un’eventuale reazione del leader di Pescara futura Carlo Masci. Lunedì prossimo andrà in consiglio la variazione di bilancio con cui l’amministrazione riduce di 765mila euro il canone a carico di Pescara parcheggi, la municipalizzata che gestisce i posti auto a pagamento di tutta la città. Questa operazione, fortemente voluta da Masci, è considerata indispensabile per risanare i conti in rosso della società e salvarla dal fallimento. L’Udc ha già preannunciato il voto contrario, insieme a Fli e ai partiti di opposizione. A questo punto, l’eventuale bocciatura del provvedimento potrebbe scatenare la dura reazione di Masci con probabili conseguenze per il proseguimento dell’attività amministrativa.

Intanto, l’opposizione continua a parlare di grave crisi politica. «L’Udc e il sindaco dovrebbero trarre le conseguenze di ciò che è accaduto», ha affermato il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio, «riteniamo che sia il momento di ridare ai cittadini il diritto di scegliere un nuovo governo per la città».(a.ben.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA