Cucciolata uccisa con il Tanax: veterinari Asl a rischio processo
Lucio Di Tommaso, dirigente del canile sanitario, deve rispondere di uccisione di animali e falso Per Franco Ruggieri, direttore del servizio Sanità animale, c’è l’abuso di ufficio, ma non è più reato
PESCARA. La procura di Pescara chiede il processo per due dirigenti della Asl di Pescara, Franco Ruggeri e Lucio Di Tommaso, in relazione alla gestione del canile comunale e soprattutto per presunti episodi di eutanasia, su animali che non presentavano nessun problema e che quindi non dovevano essere abbattuti.
La richiesta, che si discuterà a gennaio davanti al gup, porta la firma del procuratore Giuseppe Bellelli e della sostituta Benedetta Salvatore. Entrambi gli imputati devono rispondere di abuso d'ufficio, mentre al solo Di Tommaso (assistito dall’avvocato Giuseppe Cichella) vengono contestate accuse di uccisione di animali e falso.
La posizione di Ruggeri (difeso dagli avvocati Domenico Russi e Vincenzo Di Girolamo), sembra superata visto che l’unica accusa che gli viene contestata è quella di abuso d’ufficio, fattispecie non più prevista dalla legge come reato. Sta di fatto che la richiesta di rinvio a giudizio riguarda entrambi: Ruggeri in qualità di direttore dell’unità operativa complessa servizio di sanità animale della Asl di Pescara, Di Tommaso quale veterinario della Asl, nonché dirigente del canile sanitario.
Una vicenda giudiziaria seguita dalle associazioni animaliste che avevano fatto anche degli esposti a riguardo e che ora compaiono quali parti offese: e cioè la Lega nazionale per la difesa del cane; Enpa, l’Ente nazionale protezione animali Odv; Earth, associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali.
I fatti sono del 2021 e vanno avanti fino a giugno del 2022 e destarono sconcerto fra gli animalisti per le modalità e la leggerezza con le quali il responsabile del canile, Di Tommaso, avrebbe agito per eliminare animali senza nessun motivo medico o altro, alla base della decisione. Di Tommaso è accusato di aver ucciso, nella sede del canile a Città Sant'Angelo, (il 24 giugno del 2022), cuccioli di cane «mediante la somministrazione del farmaco “Tanax”».
Ma altri nove episodi di uccisione con lo stesso farmaco, sono state ricostruite dai carabinieri forestali che fecero le indagini, da febbraio a dicembre 2021. Episodi analoghi per i quali la procura riporta il numero di pratica e soprattutto il fatto che il cane venne sottoposto a eutanasia «senza alcuna certificazione sanitaria attestante lo stato di salute degli animali che ne giustificasse la soppressione».
Il reato di falso riguarda invece quanto dal medico riportato nei riepiloghi mensili da gennaio 2020 a dicembre 2022, delle prestazioni del canile sanitario: l’imputato, secondo la procura, «riportava presenze di “gatti da colonia” non rientranti nelle prestazioni contrattuali, attestando falsamente la “regolarità e correttezza del servizio svolto”».
L’abuso d’ufficio è invece legato alla soppressione di un lupo cecoslovacco, prelevato dall’abitazione del proprietario, «cliente della clinica Veterinaria Saline» riconducibile a Ruggeri omettendo, quest’ultimo, di astenersi in presenza di un interesse proprio, consistente nel soddisfare la richiesta del suo cliente di procedere all'eutanasia del cane», evitando al cliente il «pagamento delle spese di cattura, custodia, mantenimento e di soppressione, peraltro ingiustificata, dell'animale».
Quel cane venne poi salvato dalla presidente della sezione di Pescara della Lega nazionale, Paola Canonico, che poi presentò un dettagliato esposto su cosa accadeva nel canile sanitario, corredato anche da una registrazione audio dove sarebbe stata pianificata la soppressione di una intera cucciolata e l'eutanasia di quel lupo cecoslovacco.
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