Cure mediche per il Covid: le spese da detrarre sulle tasse

Dai saturimetri e gli antivirali alle mascherine e i tamponi: tutti inseribili nel 730
Mascherine, tamponi, saturimetri e persino i nuovissimi farmaci antivirali creati per contrastare l’infezione da Covid.
Sono solo alcune delle spese, legate all’emergenza Coronavirus, che si possono scaricare dalle tasse compilando il modello 730 per la dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle entrate ha anche chiarito che queste spese mediche possono essere detratte anche se sono state pagate in contati.
Ma non è l’unica novità, perché la scadenza per la presentazione del 730 è fissata al 30 settembre, ma dal 23 maggio sarà disponibile il modello per la precompilazione sul portale dedicato. Dalla lunga lista delle spese mediche detraibili, legate all’emergenza Covid e non solo, fino ai documenti da presentare e al tetto massimo di importo scaricabile. Pubblichiamo la guida completa con tutte le novità sul modello 730 svelate dall’Agenzia delle Entrate.
LA NOVITÀ DEI CONTANTI.
La novità principale è che l’Agenzia delle Entrate considera detraibile gran parte delle spese mediche pagate con i contanti.
Da tempo il governo ha ristretto il campo delle spese, con pagamento in contanti, che danno diritto allo sconto Irpef, ma tra le eccezioni restano quelle sostenute per la salute e dunque legate all’emergenza Covid. Parliamo dei soldi spesi per i medicinali antivirali, ma anche per le mascherine e più in generale tutte le prestazioni sanitarie e i dispositivi medici. Vediamole nel dettaglio.
LE SPESE COVID
DETRAIBILI.
Nel calcolo delle spese mediche e sanitarie sostenute nel 2021, che danno diritto alla detrazione Irpef con il modello 730, possono essere incluse quelle relative all’acquisto delle mascherine chirurgiche o del tipo Ffp2, ma persino i tamponi anti Covid o i saturimetri rientrano tra le spese scaricabili dalle tasse. Nella lista sono inclusi anche gli ultimissimi farmaci creati per arginare l’infezione da Covid nella fase iniziale della malattia, come il Paxlovid, il remdesivir e molnupiravir.
C’è anche la possibilità di coprire parzialmente pure le spese in caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero (Rsa): in questo caso, però, non si può coprire la spesa relativa alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo le spese extra che devono essere indicate in maniera separata nella documentazione rilasciata dall’Istituto.
LE ALTRE SPESE MEDICHE DETRAIBILI
Non sono detraibili solo le spese sanitarie legate all’emergenza Covid. Si possono includere nella lista delle voci scaricabili anche tutti i farmaci acquistati, le prestazioni chirurgiche, le analisi o le visite specialistiche, l’acquisto di protesi sanitarie o i ricoveri collegati a una operazione chirurgica. Si possono scaricare dalle tasse pure le spese relative al trapianto di organi e, più in generale, anche l’assistenza infermieristica e riabilitativa: dalla fisioterapia alla laserterapia anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico, a patto che dal documento che attesta la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario. Via libera anche alla detrazione delle spese per certificati medici sportivi e per la patente. Ma attenzione perché per ottenere la detrazione bisogna rispettare dei requisiti precisi.
I REQUISITI
Per ottenere lo sconto Irpef tramite il modello 730, è necessario superare un importo minimo di spese mediche: la soglia è di 129,11 euro. Si tratta della cosiddetta “franchigia” e la detrazione del 19 per cento è applicabile solo agli importi superiori a questa cifra.
Se le spese sostenute non superano questa quota totale, non si avrà diritto alla detrazione. In più, è fondamentale conservare le “tracce” di quella spesa sanitaria: dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che ha sostenuto la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura “CE”.
Questo vale ad esempio per l’acquisto di tamponi, mascherine, farmaci e di tutti i dispositivi di protezione anti Covid. Conservare la documentazione adeguata è necessario per beneficiare della detrazione e dare prova degli acquisti effettuati.
Chi e può presentare il 730.
La platea che può utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi è vastissima: dai pensionati ai lavoratori dipendenti, fino a chi percepisce indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (ad esempio integrazioni salariali o indennità di mobilità). Possono presentarlo anche i soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca. Persino i sacerdoti della Chiesa cattolica, i giudici costituzionali e anche chi è impegnato in lavori socialmente utili e tutti coloro con un contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all'anno.
QUANDO E COME PRESENTARLO.
A partire dal 23 maggio, l'Agenzia delle entrate metterà a disposizione il modello 730 precompilato sul suo sito internet (www.agenziaentrate.gov.it.). È possibile accedere al portale solo utilizzando lo Spid (il sistema pubblico d'identità digitale) oppure la Carta d’identità elettronica (Cie).
Perché è utile il modello 730.
Presentare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi presenta diversi vantaggi. Il contribuente non deve eseguire calcoli e la compilazione risulta molto più semplice; in più si può ottenere il rimborso dell'imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione, a partire dal mese di luglio (per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre). Se bisogna versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione o dalla pensione direttamente nella busta paga.