Pescara

Via libera dal Tar: si possono abbattere gli ultimi due palazzi Clerico. Masci: “Risultato storico”

15 Settembre 2025

Il Tar ha dato ragione al Comune di Pescara: ora si procede con l’abbattimento degli ultimi due palazzi Clerico. L’annuncio di Carlo Masci: «Abbiamo acquisito per legge le due aree, è un altro colpo al degrado della città»

PESCARA. Via libera all’abbattimento degli ultimi due palazzi Clerico a Pescara. L’annuncio è stato dato dal sindaco Carlo Masci.

Il Tar ha dato sostanzialmente ragione al Comune di Pescara: ora si procede con l’abbattimento degli ultimi due palazzi Clerico. In questo modo l’amministrazione comunale cerca di dare un colpo al degrado perché vi sorgerà un polo di socializzazione, mentre il parco è stato già realizzato.

Il sindaco Masci ha emesso un comunicato in cui esprime soddisfazione e  ribadisce come l’amministrazione stia risolvendo le problematiche in varie zone soprattutto periferiche della città. Lo spazio in questione diventa proprietà del Comune. Ecco la nota di Carlo Masci:

“L’ordinanza emessa questa mattina dal TAR di Pescara ci ha in qualche modo autorizzato a procedere alla demolizione dei due palazzi più grandi della proprietà Clerico, in via Tavo. Il provvedimento che ci è stato notificato oggi prevede che possano essere demoliti perché la proprietà di quello spazio è stata acquisita dal Comune di Pescara. Il passaggio fondamentale dell’ordinanza dice che “...in assenza di spontanea esecuzione dell’ordine demolitorio e di ripristino dello stato dei luoghi nel termine fissato, nonché di mancata sospensione degli effetti del provvedimento impugnato, a decorrere dal 15 settembre 2025, ferma restando l’irrogazione della prescritta sanzione amministrativa pecuniaria, le opere abusive (allo stato non ancora demolite), l’area di sedime e le pertinenze delle stesse saranno comunque acquisite di diritto, e gratuitamente, al patrimonio comunale... e l’ente civico potrà sin da subito, sotto la propria responsabilità, dare piena esecuzione in via autoritativa al provvedimento demolitorio azionando i poteri repressivi che la legge impone”. Tradotto significa che in quanto divenuti proprietari del terreno dove sorgono i due palazzi, potremo procedere a demolirli, dopo aver valutato tutti gli aspetti amministrativi dell'acquisizione degli immobili in via coattiva. A seguito della demolizione dei primi tre fabbricati, quelli più bassi, effettuata dai proprietari, adesso potremo liberare definitivamente l'area, eliminando quella invivibile situazione di degrado che si è generata. Un risultato storico, inaspettato perché nessuno, ad eccezione della nostra Amministrazione, poteva immaginare un traguardo del genere in questi termini. Un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione di tante persone che ci hanno lavorato con grandissimo impegno, anche seguendo procedure che il Comune non aveva mai portato avanti.

Abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo per puntare con forza all'interesse della comunità pescarese. Abbiamo prodotto provvedimenti che nessuno mai aveva messo in campo perché a noi piace fare le cose e non strillare inutilmente, come sento spesso. In questi anni, se andiamo a vedere quello che abbiamo eliminato da questa città, abbiamo combattuto e cancellato situazioni di forte degrado che nessuno, prima di noi, aveva mai eliminato e a cui aveva mai neanche pensato di mettere mano. Parliamo del Ferro di Cavallo, parliamo dei tre palazzi di via Lago di Borgiano, parliamo dello svincolo a Trombetta, parliamo dell'ex Enaip, parliamo dell'ex Yale, parliamo dell'area abbandonata dove oggi si snoda la 'strada pendolo' che collega via San Donato a via Tiburtina, e adesso possiamo parlare anche dei palazzi Clerico che erano diventati il simbolo del degrado della nostra città e che adesso potranno essere finalmente eliminati.

Abbiamo scritto un’altra pagina meravigliosa della storia di Pescara. Quella zona sta già migliorando: c'è il parco della Speranza che sei anni fa era totalmente degradato e frequentato solo da spacciatori, venditori di morte, e tossicodipendenti disperati, mentre oggi, in quella stessa area, operano 16 associazioni di volontariato che fanno attività per centinaia di ragazzi del quartiere. Attività di ogni genere, ludiche, sportive, educative, e continueremo sul percorso tracciato, perché è questo che noi vogliamo in quel quartiere, attività sociali che permettono di far crescere una gioventù più sana, più tranquilla e più serena”.