ABRUZZO

Da Sulmona in Polonia per aiutare cinque profughi ucraini

Un agente penitenziario e un amico organizzano il lungo viaggio fino a Radomsko per portare in Italia tre donne e due bambini e farli ricongiungere con i loro familiari 

SULMONA. Un penitenziario in servizio nel carcere di Sulmona e dirigente sindacale della Fp Cgil, Antonino Genovese, ed un suo amico, Erminio Di Cioccio, hanno organizzato un viaggio in Polonia, a Radomsko, per raggiungere e portare in Italia tre donne, un bambino ed una bambina, provenienti dall'Ucraina; il viaggio è stato organizzato per permettere ai cinque profughi di ricongiungersi con i propri familiari.

Ad esprimere tutta la riconoscenza e vicinanza sono Francesco Marrelli (Segretario generale della Camera del Lavoro L'Aquila), Anthony Pasqualone (Segretario generale FP CGIL L'Aquila) e Giuseppe Merola (Segretario FP CGIL L'Aquila) che ringraziano anche la autorità dirigenti della Casa Reclusione di Sulmona, le lavoratrici ed i lavoratori che hanno contribuito affinché l'operazione andasse a buon fine. "Il nostro Paese deve avviare serie ed impellenti riflessioni su corridoi umanitari ed aiuti diplomatici per le tante profughe e profughi, con concrete politiche di accoglienza e di integrazione, senza confini e senza guerre", affermano i sindacalisti.