D’Attanasio, prime parole dopo la liberazione: «Grazie per la fiducia, avete creduto nella mia innocenza»

Il velista pescarese assolto e liberato in Papua Nuova Guinea: “Sono davvero felice”. L’avvocato Antinucci: “Le sue condizioni sono gravissime, cosa aspettiamo a farlo rientrare?”
PESCARA. "Sono davvero felice, vi ringrazio tanto di aver avuto fiducia in me. Non smetterò mai di ringraziarvi di aver creduto in me e nella mia innocenza". Sono le prime parole pronunciate da Carlo D'Attanasio, l'italiano detenuto da quattro anni in Papua Nuova Guinea, subito dopo la liberazione in seguito all'assoluzione. A riferirle all'ANSA è il legale di D'Attanasio, l'avvocato Mario Antinucci. Il velista abruzzese era stato condannato in primo grado a una pena detentiva di diciannove anni per riciclaggio di denaro. Ieri l'assoluzione in appello.
"Confidiamo nell'intervento del binario diplomatico per trovare il modo migliore per far rientrare Carlo in Italia. Noi ci siamo messi a disposizione in tal senso, siamo pronti a farlo e lo faremo se nessuno prenderà l'iniziativa di aiutarlo. E' una persona le cui condizioni di salute sono gravissime. Mi chiedo cosa ci sia da aspettare". Lo dice all'ANSA l'avvocato Mario Antinucci, legale di Carlo D'Attanasio, l'italiano detenuto da quattro anni in Papua Nuova Guinea, liberato ieri dopo l'assoluzione da parte della Corte d'Appello. Il legale sottolinea che D'Attanasio, affetto da una patologia oncologica al quarto stadio, "non può tornare in Italia prendendo un normale biglietto aereo. Parliamo di un volo di 18 ore e lui - conclude l'avvocato - necessita di un infermiere e di supporto medico".