De Camillis si candida a sindaco, Udc divisa

6 Febbraio 2014

Il presidente del consiglio comunale costituirà una lista civica. E Di Vittorio dice di nuovo no a Mascia

PESCARA. L’Udc si è spaccata in due. Da una parte, c’è il presidente del consiglio comunale Roberto De Camillis, pronto a fare una lista civica per potersi candidare a sindaco. Dall’altra, ci sono il commissario provinciale Enzo Di Vittorio e il consigliere Vincenzo Dogali, che continuano a dire no a un secondo mandato a sindaco di Luigi Albore Mascia. Ma tutti sembrano ignorare le indicazioni giunte dal leader nazionale dell’Udc Pier Ferdinando Casini, che ha annunciato la fine del Terzo polo per riavvicinarsi a Forza Italia di Silvio Berlusconi e al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.

De Camillis, in passato assessore con la giunta di centrosinistra dell’ex sindaco Luciano D’Alfonso, poi passato al centrodestra, non dice esplicitamente che intende lasciare l’Udc, ma è chiaro che la nascita di una nuova lista civica porrebbe fine di fatto alla sua permanenza nelle file dei centristi. «Vedo una grande confusione con la scesa in campo di Grillo», afferma il presidente del consiglio, «credo che i cittadini debbano essere difesi da tutto questo. Sto pensando a una lista civica che sta al centro in grado di dare risposte ai pescaresi, perché sinora ho sentito solo candidature, ma nessun argomento». De Camillis non vuole rivelare i nomi di chi parteciperà a questa iniziativa, ma secondo alcune voci potrebbero far parte della lista civica il figlio del capogruppo Udc Licio Di Biase e il consigliere Andrea Salvati. «Dogali e Di Vittorio dicono no a Mascia candidato», commenta Di Camillis, «ma c’è un commissario che è Nedo Poli, il quale non ha ancora convocato il partito per parlare di candidature».

Di tutt’altro parere Di Vittorio. «Nei tavoli politici che si sono tenuti le scorse settimane per indicare il candidato sindaco», dice, «l’Udc si è espressa contro la ricandidatura del sindaco uscente». Il commissario provinciale spiega il perché di questa posizione. «I cinque anni di amministrazione Mascia hanno, secondo l’Udc, evidenziato lacune difficili da giustificare. Il sindaco è stato molto spesso assente nel dibattito e sulle decisioni che hanno interessato temi vitali per la nostra città. Non si è mai sentita la voce del capo dell’amministrazione su problemi importanti, dalle opere pubbliche, all’urbanistica, dai tributi alle politiche di bilancio». Intanto il segretario provinciale della Destra Alessandro Baldati fa notare che non si sa ancora il nome del candidato sindaco del centrodestra. Baldati invita a ricompattare la coalizione e a scegliere subito il candidato.(a.ben.)

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