De Cecco: una sconfitta assurda

Il presidente: a Modena troppi errori arbitrali, roba da dilettanti
PESCARA. Delusione e rabbia, tanta rabbia, per un pessimo arbitraggio e scatta la "panolada" la protesta in stile spagnolo. Alla fine della gara persa dal Pescara a Modena gli stati d'animo dentro e fuori lo spogliatoio erano pervasi da incredulità se non sdegno. «Si può perdere, ma giocando alla pari», il pensiero che serpeggiava nello spogliatoio biancazzurro.
Modena-Pescara non è stata solo la gara che ha portato Ciro Immobile in vetta alla classifica marcatori, non è stata la sfida tra il maestro Zeman e il suo allievo Bergodi. È stata anche la gara degli svarioni arbitrali. La terna capitanata da Viti di Campobasso è stata davvero imbarazzante. Errori, distrazioni, decisioni azzardate. Un mix che ha fatto imbufalire allenatore, giocatori, dirigenti e tifosi. Zeman con il suo solito modo di parlare ha lanciato stilettate al direttore di gara, ma anche in società commenti non sono stati morbidissimi.
L'espulsione di Anania, il rigore non dato sul fallo limpido subito da Ciro Immobile e l'espulsione di Verratti per un fallo da dietro, quando poco prima lo stesso fallo era stato subito da Nicco, ma senza nessuna sanzione arbitrale. Insomma un patatrac pesante, quasi un black out quello dell'arbitro molisano, alla sua prima partita in serie B. Un esordio davvero imbarazzante.
«Sono davvero deluso per quanto accaduto», il giorno dopo la sconfitta il tono del presidente Peppe De Cecco è davvero inviperito, ma c'è sempre la sua solita pungente ironia. «Sono stati commessi degli errori assurdi e sono convinto nella buona fede dell'arbitro, ma ho dei dubbi sull'applicazione del regolamento».
La polemica monta in città e sul web i tifosi cominciano a rumoreggiare a colpi di click. Un portale di tifosi (forzapescara.com) ha innescato un tam-tam mediatico impressionante: «Tutti con i fazzoletti bianchi!». Ecco, questo è il titolo di un post sul forum dei supporters biancazzurri, che sabato come protesta stanno organizzando la famosa "panolada". L'idea è quella di far sventolare allo stadio fazzoletti bianchi come segno di protesta contro l'operato arbitrale. Una forma di protesta civile ma spettacolare importata dalla Spagna, dove si usa anche per sottolineare brutte prestazioni di tecnici o squadre. «Se serve compriamo anche noi dei fazzoletti bianchi», dice sarcastico De Cecco. «quello che ho visto a Modena non è stato bello, anzi è stato è puro dilettantismo».
Il presidente non risparmia nessuno dentro e fuori dal campo. Non è passata inosservata la protesta di numerosi tifosi pescaresi rimasti fuori dallo stadio, mentre altri avevano comprato al botteghino del Braglia dei tagliandi di tribuna. «Ho visto con i miei occhi il botteghino mentre veniva chiuso per ordine pubblico, mentre altri tifosi del Pescara avevano già comprato il biglietto. Anche sotto l'aspetto dell'organizzazione mi sento di esprimere un voto pessimo. Questo regolamento della tessera del tifoso deve essere più chiaro altrimenti si verificheranno sempre episodi del genere e questa cosa non riesco proprio a spiegarmela».
Alla fine si torna a parlare di calcio. «Nonostante tutto a Modena mi sono divertito e sono certo che senza quegli episodi assurdi avremmo portato largamente la vittoria a casa. Peccato, vuol dire che ci rifaremo sabato».
Modena-Pescara non è stata solo la gara che ha portato Ciro Immobile in vetta alla classifica marcatori, non è stata la sfida tra il maestro Zeman e il suo allievo Bergodi. È stata anche la gara degli svarioni arbitrali. La terna capitanata da Viti di Campobasso è stata davvero imbarazzante. Errori, distrazioni, decisioni azzardate. Un mix che ha fatto imbufalire allenatore, giocatori, dirigenti e tifosi. Zeman con il suo solito modo di parlare ha lanciato stilettate al direttore di gara, ma anche in società commenti non sono stati morbidissimi.
L'espulsione di Anania, il rigore non dato sul fallo limpido subito da Ciro Immobile e l'espulsione di Verratti per un fallo da dietro, quando poco prima lo stesso fallo era stato subito da Nicco, ma senza nessuna sanzione arbitrale. Insomma un patatrac pesante, quasi un black out quello dell'arbitro molisano, alla sua prima partita in serie B. Un esordio davvero imbarazzante.
«Sono davvero deluso per quanto accaduto», il giorno dopo la sconfitta il tono del presidente Peppe De Cecco è davvero inviperito, ma c'è sempre la sua solita pungente ironia. «Sono stati commessi degli errori assurdi e sono convinto nella buona fede dell'arbitro, ma ho dei dubbi sull'applicazione del regolamento».
La polemica monta in città e sul web i tifosi cominciano a rumoreggiare a colpi di click. Un portale di tifosi (forzapescara.com) ha innescato un tam-tam mediatico impressionante: «Tutti con i fazzoletti bianchi!». Ecco, questo è il titolo di un post sul forum dei supporters biancazzurri, che sabato come protesta stanno organizzando la famosa "panolada". L'idea è quella di far sventolare allo stadio fazzoletti bianchi come segno di protesta contro l'operato arbitrale. Una forma di protesta civile ma spettacolare importata dalla Spagna, dove si usa anche per sottolineare brutte prestazioni di tecnici o squadre. «Se serve compriamo anche noi dei fazzoletti bianchi», dice sarcastico De Cecco. «quello che ho visto a Modena non è stato bello, anzi è stato è puro dilettantismo».
Il presidente non risparmia nessuno dentro e fuori dal campo. Non è passata inosservata la protesta di numerosi tifosi pescaresi rimasti fuori dallo stadio, mentre altri avevano comprato al botteghino del Braglia dei tagliandi di tribuna. «Ho visto con i miei occhi il botteghino mentre veniva chiuso per ordine pubblico, mentre altri tifosi del Pescara avevano già comprato il biglietto. Anche sotto l'aspetto dell'organizzazione mi sento di esprimere un voto pessimo. Questo regolamento della tessera del tifoso deve essere più chiaro altrimenti si verificheranno sempre episodi del genere e questa cosa non riesco proprio a spiegarmela».
Alla fine si torna a parlare di calcio. «Nonostante tutto a Modena mi sono divertito e sono certo che senza quegli episodi assurdi avremmo portato largamente la vittoria a casa. Peccato, vuol dire che ci rifaremo sabato».
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