Disabili lasciati senza trasporto, l’appello di famiglie e Comuni

6 Novembre 2025

Il sindaco di Lettomanoppello si fa portavoce del problema che riguarda una trentina di pazienti: «Il centro riabilitativo di Pescara ha comunicato l’indisponibilità del servizio in vari paesi»

LETTOMANOPPELLO. Disabili senza trasporto, trenta famiglie in difficoltà e il Comune di Lettomanoppello chiedono aiuto alla Regione. Il centro riabilitativo Don Orione di Pescara non ha più fondi, né personale per effettuare il trasporto dei pazienti da Lettomanoppello e comuni limitrofi, come Scafa, Manoppello, Turrivalignani, San Valentino in Abruzzo citeriore, e altri confinanti. Così, il sindaco Simone Romano D'Alfonso scrive una lettera indirizzata al presidente della Regione Marco Marsilio, agli assessori alle politiche sociali e sanitarie, Roberto Santangelo e Nicoletta Verì, e per conoscenza al deputato Luciano D'Alfonso e al consigliere regionale Pd, Antonio Di Marco, che risponde subito all'appello e annuncia una risoluzione da portare in commissione Sanità.

Nella missiva il sindaco spiega la situazione: «Da molti anni il trasporto quotidiano dei pazienti (andata e ritorno dai Comuni dell'entroterra e in regime di degenza diurna, ndc) è stato garantito in maniera gratuita dal Centro Don Orione rappresentando un servizio fondamentale per la continuità terapeutica e per il sostegno concreto alle famiglie», circa una trentina sparse nei vari Comuni, e cinque solo a Lettomanoppello. Tuttavia «da qualche tempo», prosegue il primo cittadino, «il Don Orione non riesce più a sostenere tale onere a causa delle crescenti difficoltà economiche e gestionali».

Lo scorso anno il Comune di Lettomanoppello ci aveva “messo le pezze” con un contributo economico. «Ci attivammo con un fondo per consentire la continuazione del trasporto, ma quest'anno, a causa delle crescenti difficoltà economiche un po' di tutti i piccoli Comuni, non è stato possibile ripetere l'erogazione di fondi, ma il servizio deve rimanere a sostegno dei tanti cittadini bisognosi», afferma il sindaco che si fa portavoce anche delle altre municipalità interessate. Comuni che, ripete, «si trovano nell'impossibilità di assumere la gestione diretta del servizio, sia a causa della mancanza di risorse economiche dedicate, sia per l'assenza di personale e mezzi idonei a garantire quotidianamente due corse, mattina e pomeriggio, per il trasporto di persone con disabilità in condizioni di sicurezza e dignità».

Si tratta «di un servizio che non può essere interrotto», spiega, «in quanto essenziale al diritto della cura e all'inclusione sociale di persone fragili e delle loro famiglie». Pertanto D'Alfonso chiede alla Regione «un intervento urgente volto a valutare la possibilità di ripristinare un contributo o una convenzione regionale a sostegno del servizio di trasporto oppure, in alternativa, attivare una misura straordinaria o un accordo di programma con i Comuni e il centro Don Orione al fine di garantire la continuità del servizio senza ulteriori aggravi per le famiglie».

Sul caso interviene il consigliere regionale di opposizione, Di Marco, che oltre a farsi promotore di un intervento in commissione Sanità «per approfondire la situazione e individuare una soluzione stabile, condivisa e rispettosa dei diritti dei pazienti», rimarca: «La Regione ha il dovere di promuovere soluzioni in grado di garantire continuità nei servizi e un sostegno reale ai Comuni che si trovano in difficoltà. Non possiamo permettere che i cittadini più fragili penalizzati peraltro dalle distanze dell'entroterra, vengano privati dei servizi essenziali e rischiano di trovarsi senza un supporto concreto assistenziale e riabilitativo».

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