SAN VALENTINO E SCAFA

Dissenteria in paese, trovata la causa: vietato utilizzare l'acqua (anche se bollita)

E' tutta colpa di un batterio le cui tracce sono rilevate dalle analisi della Asl. Nuova ordinanza del Comune

SAN VALENTINO. E' tutta colpa di un batterio. I casi di malessere registrati con dissenteria e stato febbrile registrati in questi giorni in paese e in una parte di Scafa _ in tutto quasi 400, questa mattina altri venti - sono stati provocati dal batterio Clostridium Perfingens, resistente alle alte temperature, le cui tracce sono state rilevate dalla Asl nei prelievi dell'aqua potabile fornita dalla fonte dell'Orfento. A dare la comunicazione è lo stesso sindaco a seguito della telefonata con cui la Asl gli ha comunicato l'esito delle analisi. E il Comune, considerato che si tratta di un batterio termoresistente, sta per emettere l'ordinanza con la quale vieta qualsiasi uso dell’acqua a scopo alimentare, anche se in precedenza bollita.

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"Siamo comunque in attesa dei risultati microbiologici e delle coproculture (raccolta feci) effettuati su pazienti sintomatici, a campione, nella giornata di ieri", si legge su un posto del Comune, "i test di coprocoltura sono stati concordati con la Asl ed effettuati gratuitamente". Compito di amministrazione,  Asl e carabinieri è ora anche trovare i motivi che hanno consentito che il batterio si instaurasse nell'acqua dal momento che - a maggior ragione se come si legge nelle enciclopedia, si trova comunemente sulla carne cruda - e quindi adottare i provvedimenti per debellarlo.

Aggiornamento mercoledì 13 ottobre. Sono arrivate ieri sera a San Valentino le prime scorte d'acqua destinate a rifornire di acqua la cittadinanza dopo la scoperta del batterio Clostridium perfingens e l'ordinanza del sindaco Antonio D'Angelo che ha firmato l'Ordinanza sulla non potabilità dell'acqua per qualsiasi uso alimentare, anche previa bollitura.
"Stiamo lavorando per ripristinare le condizioni di potabilità dell'acqua", dice il vice sindaco Lino Sciambra - e proprio questa mattina abbiamo fatto partire una lettera all'azienda consortile acquedottistica Aca che ci sta dando una grossa mano perché pur noi avendo l'acquedotto dell'Orfento che gestiamo in proprio essendoci un serbatoio Aca, abbiamo chiesto di allacciarci e se così fosse, tramite un serbatoio potremmo far ripartire il normale uso delle utenze domestiche. Le cause del batterio? In questo momento non siamo in grado di dirlo. Intanto oltre alle analisi di Asl e Arta anche noi autonomamente stiamo procedendo con altri accertamenti". 

Intanto la Asl di Pescara fa sapere che sono in corso gli esami per individuare l’agente causale dell’epidemia di gastroenterite sulle feci dei pazienti colpiti. I test, ancora incompleti, hanno sinora evidenziato, con metodica molecolare, la presenza di Escherichia coli enteropatogeno (definito con l’acronimo EPEC) in 6 su 9 campioni fecali analizzati.
Gli esami microbiologici e virologici sono ancora in corso e, fa sapere sempre la Asl, dovranno essere analizzati, nei giorni a venire, campioni fecali di altri pazienti/utenti sintomatici. La Asl si avvale dell’attività dell’unità operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica” dell'ospedale “Spirito Santo” di Pescara, diretta da Paolo Fazii. Eventuali esami di livello superiore sia sui microrganismi già isolati dalle acque sia sugli eventuali campioni clinici umani potrebbero essere effettuati in collaborazione con l’istituto zooprofilattico di Teramo. "Ovviamente - si legge in una nota della Asl - non si possono escludere altri microrganismi che, concomitantemente, potrebbero avere inquinato le acque.

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