Don Orione in festa per i 10 anni di San Luigi

L’istituto apre le porte alle scuole e alla città per la ricorrenza, un pensiero per il fondatore don Guido
PESCARA. Quattro giorni di festa, dal 15 al 18 maggio prossimi, per la memoria liturgica di San Luigi Orione, canonizzato il 16 maggio di 10 anni fa. Con l’emozione ancora viva nel cuore per la scomparsa del fondatore don Guido Sareli, l’istituto Don Orione si prepara ad aprirsi alla città per far conoscere da vicino un’opera che va avanti da oltre sessant’anni. Le scuole cittadine saranno protagoniste della giornata inaugurale dei festeggiamenti, giovedì. Venerdì è in programma un incontro con i sacerdoti della forania di Pescara Porta nuova, alle 9,30, e la messa solenne alle 11, celebrata da don Pierangelo Ondei, superiore della Provincia religiosa Madre della Divina Provvidenza Don Orione. Sabato, dalle 8,30, è in programma la Giornata della Disabilità, nel corso della quale si svolgerà l’open day, con visite guidate per conoscere da vicino alcune delle strutture più d’avanguardia: quelle per la riabilitazione vascolare - al Don Orione di Pescara il linfodrenaggio viene realizzato da oltre vent’anni -, la rieducazione posturale, la fisioterapia strumentale, e la piscina, dove sin dal 1975 viene effettuata l’idrokinesiterapia.
«Come ogni anno», spiega don Nicola Ierardi, direttore del Don Orione di Pescara, «ci apprestiamo a vivere una festa di lode e ringraziamento per San Luigi Orione. Un appuntamento che acquista un valore ancora più profondo, sia per i 10 anni della sua canonizzazione, sia per la memoria del fondatore del centro pescarese, don Guido Sareli, recentemente tornato alla casa del Padre. La grande, e per certi versi inaspettata partecipazione di tantissima gente alle sue esequie nei giorni scorsi, ci dice che il Don Orione è vissuto come opera popolo, che non perde occasione di far sentire la sua stima e la sua gratitudine a noi operatori. E dopo sessant’anni, è probabilmente la più bella ricompensa che potessimo aspettarci, che ci spinge a metterci ancora di più al servizio delle persone non solo per il recupero fisico ma anche, e direi soprattutto, per la loro crescita nella fede. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare alla festa».
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