Donna morta in bici sulle strisce, Masci: «Tragedia inaccettabile, riflettiamo sul valore della vita altrui»

Intervento del sindaco sulla morte di Valeria Di Lorenzo, travolta in città mentre era in bici: «Cari cittadini, bisogna riflettere sul rispetto del codice della strada»
PESCARA. "È una morte inaccettabile, sulle cui cause e responsabilità sta lavorando chi è deputato a farlo, ma che dovrebbe spingere tutti a una riflessione sul rispetto del Codice della strada, che è inderogabile, e al rispetto per la vita propria e per quella degli altri, altrettanto inderogabile". Così il sindaco di Pescara, Carlo Masci, sull'incidente mortale di ieri con vittima una donna, travolta e uccisa da un'auto mentre era in sella a una bici elettrica; il conducente dell'auto era ubriaco ed è stato arrestato per omicidio stradale. "Mi sento in dovere - sottolinea il sindaco - di chiedere questo rispetto per le regole e per la comunità a tutti, dagli automobilisti, ai motociclisti, ai conducenti di camion e di autobus, ai pedoni, ai ciclisti, a chi usa i monopattini, e in particolare penso a coloro che spesso appaiono disattenti, distratti se non 'altrove' con la testa, che smanettano con il telefonino o che addirittura si infuriano con gli altri utenti della strada fino ad urlare e discutere". "Pescara piange un'altra giovane vita - aggiunge Masci -, una donna strappata ai suoi affetti, alla sua famiglia mentre si spostava sulle strade della nostra città. Di fronte a queste tragedie, di fronte alla morte, si resta sbigottiti e si pensa che in effetti bisognerebbe usare maggiore prudenza sulle strade. Ma queste riflessioni vanno fatte non solo oggi, non solo dopo una tragedia, bensì ogni volta che ci si mette alla guida, ogni volta che si pigia troppo sull'acceleratore, che si usa il telefonino 'per un messaggino' o per uno 'squillo al volo' mentre si è alla guida. Ci si dovrebbe pensare ogni volta che si commette una infrazione o che ci si mette al volante senza essere pienamente lucidi. È un dovere, lo dobbiamo a tutti coloro che non ci sono più, a tutte le vittime della strada, perché non è assolutamente accettabile che questa tristissima lista diventi sempre più corposa".