PESCARA. Ieri ha spento 27 candeline, oggi vuole farsi un bel regalo di compleanno. L’attaccante biancazzurro Antonio Di Nardo avrà il compito di scardinare la difesa del Sudtirol. Quarta partita da titolare, la seconda consecutiva per il centravanti napoletano che spera di segnare il suo secondo gol, dopo quello realizzato contro il Venezia. Più di due settimane fa contro i lagunari ha gonfiato per la prima volta in serie B e adesso vuole trovare continuità. L’assenza di Frank Tsadjout per infortunio pesa parecchio, specie in termini di muscoli, ma Di Nardo proverà a non far sentire la mancanza del centravanti italo-camerunense.

Di Nardo ha fame, voglia di arrivare in alto e finora il suo spirito di sacrificio è stato il marchio di fabbrica delle prestazioni sfoggiate in biancazzurro. L’attaccante con Vivarini sta migliorando molto e non è un caso se ha quasi l’82% dei passaggi riusciti, oltre al 41% dei duelli vinti (ben 22 aerei).

Due anni fa la sua carriera era compromessa con la retrocessione dalla D all’Eccellenza della Vastese. Non ha mollato, si è rimesso in gioco a Campobasso, tra serie D e C, e, dopo un lungo lavoro di ricostruzione, ad agosto è arrivata la chiamata del Pescara «Qui sto vivendo un sogno», ha detto due settimane fa dopo il primo gol in B. «A maggio 2023 ero retrocesso con la Vastese in Eccellenza e non ho mai mollato. In due anni e mezzo sono riuscito ad arrivare qui». La sua forza di volontà potrebbe diventare arma in più per Vivarini, che confida molto nell’attaccante che aveva avuto a Latina nel 2017, facendolo esordire tra i professionisti.

I precedenti e il botteghino. Con il Sudtirol un solo precedente in Coppa Italia, all’Adriatico, nel 2015. Finì 2-0, con le reti firmate da Valoti e Torreira. Stasera all’Adriatico-Cornacchia sono attesi circa 7mila spettatori. Ieri erano più di 5.200 le presenze registrate tra abbonati e biglietti staccati in prevendita.

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