Dragaggio porto lunedì la consegna del cantiere

8 Dicembre 2012

Il via dei lavori previsto prima di Natale Ottantacinque giorni per ripulire i fondali dai fanghi

PESCARA. I lavori per il dragaggio del porto inizieranno prima di Natale, dureranno 85 giorni al massimo e la consegna del cantiere ci sarà lunedì. Lo ha reso noto il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, intervenuto ieri pomeriggio nella sala del consiglio provinciale assieme al sindaco Luigi Albore Mascia, al presidente della Provincia Guerino Testa e al senatore del Pdl Andrea Pastore.

Di fronte a una decina di rappresentanti della marineria cittadina è stata garantita la disponibilità di reperire ulteriori risorse, attraverso la legge di stabilità in discussione in Parlamento, dirottandole sugli operatori del porto, finora gli unici rimasti senza incentivi economici. Al momento con il Decreto crescita approvato in Senato sono stati garantiti 12 milioni di euro per dare nuova linfa al porto: 9 milioni per portare a termine il dragaggio e altri 3 di aiuti economici per i pescatori e gli armatori. «La nostra intenzione», ha spiegato Testa, «era quella di destinare 2 milioni ai marinai e 1 milione agli operatori del porto. Ma non è stato possibile». Per quale ragione? «Se si mischiavano più categorie beneficiarie degli aiuti», spiega Pastore, «si sarebbero create condizioni di incertezza e farraginosità che potevano mettere in forse l’erogazione delle cifre poste in bilancio. Ora se ci sarà la possibilità di trovare i soldi attraverso la legge di stabilità, ci attiveremo allo stesso modo per destinare le risorse alle altre categorie che hanno subito i danni del mancato dragaggio».

Nell’attesa che si inizi finalmente a scavare quei 200mila metri cubi di materiali depositati sui fondali dello scalo insabbiato, i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione non si sono risparmiati complimenti e lusinghe per «l’ottimo lavoro effettuato e l’atteggiamento fattivo e responsabile» che è stato determinante per risolvere quello che Albore Mascia ha definito «il problema più grosso che Comune e Provincia abbiano dovuto affrontare all’interno della legislatura».

La speranza di tutti, al momento, è di riuscire a vedere finalmente la luce alla fine del tunnel.

Ylenia Gifuni

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