E in città cresce l’uso di cocaina I consumatori? Uomini over 35 

Gli operatori della Asl: «Non è più una sostanza elitaria, perché i prezzi si sono abbassati parecchio» Ma l’allarme adesso è per il crack: «Fenomeno sommerso in aumento, gli effetti sono devastanti»

PESCARA. Uomini, prevalentemente dai 35 anni in su, che fanno per lo più abuso di eroina, ma anche di cocaina. È l’identikit dei pazienti in carico al Serd di Pescara, il servizio dipendenze della Asl di via Monte Faito. Questo mese il servizio sta seguendo 632 persone. Di queste, 522 sono uomini, 97 donne. Poi ci sono 13 nuovi utenti che si sono avvicinati al Serd per la prima volta. Anche in questo caso sono di più gli uomini, 9, e 4 donne. A loro si aggiungono 74 pazienti in appoggio, cioè quelli che vengono seguiti anche per altri servizi. Per le età, a rivolgersi al Serd sono soprattutto persone al di sopra dei 39 anni (429 in tutto). Segue poi la fascia tra i 35 e i 38 anni, 75; 61 hanno tra i 30 e i 34 anni; 35 tra i 25 e i 29; 25 sono della fascia tra i 20 e i 24; e appena 7 hanno tra i 16 e i 19 anni. «La consapevolezza di avere un reale problema con le dipendenze», evidenziano gli operatori del servizio della Asl, «si raggiunge molto con l’età. È difficile far comprendere ai più giovani l’importanza di cominciare un percorso, cosa che invece accade con più facilità con le persone più mature». Non si discostano di molto i dati degli anni passati.
Nel 2022 sono stati 840 gli utenti in carico, dei quali 148 in appoggio. Anche in questo caso si tratta in maggioranza di uomini di cui 531 già in carico negli anni passati e 57 quelli che si sono rivolti alla struttura per la prima volta l’anno scorso; 91 le donne che in passato avevano già avviato il percorso e 13 le nuove. I giovanissimi sono 11; nella fascia tra i 20 e i 24 anni si sono affidati al Serd in 26; 40 quelli tra i 25 e i 29; 89 tra i 30 e i 34; 76 tra i 35 e i 39 anni e 450 quelli sopra i 39. Nel 2021 sono state 642 le persone in carico, più 144 quelli in appoggio.
Sul fronte sostanze, il grosso delle dipendenze è legato all’abuso di eroina che viene fumata, inalata o assunta per endovena; seguono la cocaina e i cannabinoidi. Qualche percorso di recupero riguarda allucinogeni, altri oppiacei, alcol e crack.
«La cocaina», spiegano ancora dal Serd, «prima era definita elitaria, ma non lo è più perché si sono abbassati molto i prezzi. Un fenomeno che ci sta preoccupando e che vediamo sempre di più in maniera sommersa, è l'aumento del crack che in Italia non ha mai preso realmente piede. Sta facendo danni enormi, perché ha un effetto immediato sulla voglia di riusarla ed effetti micidiali a livello psichiatrico».
L’accesso al Serd è regolato dalla norma 309 del 1990 che stabilisce che la persona può rivolgersi al servizio in maniera diretta e anche in anonimato.
«Parte del nostro servizio» proseguono «si occupa di accoglierli. Il primo aspetto è di valutare se la richiesta non sia strumentale per evitare il carcere come prevede la legge. Il nostro compito riguarda la prevenzione, la cura e la riabilitazione». L’équipe (medico, infermiere, assistente sociale e psicologo) oltre a prescrivere i farmaci che compensano l’assunzione della sostanza, avvia un percorso di riabilitazione, anche con programmi attivati in comunità (nel Pescarese ce ne sono tre).