E oggi scatta il flash mob dei balneatori 

PESCARA. È in programma per oggi il flash mob dei balneatori abruzzesi, che chiedono chiarezza e indicazioni sulle modalità di riapertura. L'iniziativa - promossa da Sib Abruzzo Confcommercio, Fiba...

PESCARA. È in programma per oggi il flash mob dei balneatori abruzzesi, che chiedono chiarezza e indicazioni sulle modalità di riapertura. L'iniziativa - promossa da Sib Abruzzo Confcommercio, Fiba Confesercenti, Assobalneari Confindustria e Consorzio Ciba - si svolgerà dalle 11 alle 12: ogni operatore turistico si troverà da solo in spiaggia con la tipica maglietta da salvataggio, il salvagente e la mascherina a protezione di bocca e naso e monterà un solo ombrellone sulla battigia. «Con questa protesta simbolica vorremmo richiamare l'attenzione dei bagnanti e dire loro che noi siamo pronti per partire con la nuova stagione», fa sapere Riccardo Padovano, presidente Sib Confcommercio Abruzzo, «L'attuale situazione epidemiologica permette di iniziare a immaginare una futura imminente riapertura delle nostre attività. Preparare le nostre spiagge richiede però settimane di lavoro, ma senza regole è impossibile. Conoscere le modalità di riapertura oggi ci permetterebbe di riaprire a fine mese», continua Padovano che domani avrà un vertice in Regione con l’assessore Mauro Febbo. «Abbiamo bisogno di linee guida precise per quanto riguarda il distanziamento sociale. C’è grande confusione. Stiamo chiedendo da giorni alla parte tecnico-scientifica come ci dobbiamo organizzare. Non tutte le spiagge italiane sono uguali. Quando si parla di disciplinare gli ingressi in spiaggia, per esempio. In Abruzzo le nostre spiagge, a differenza di altre regioni, sono accessibili da più parti ed è difficile controllare gli accessi se non si hanno delle regole precise». Preoccupa molto il drastisco calo del fatturato. «Rischiamo di perdere più del 30% e speriamo solo di non rimetterci con le spese, ma il rischio è alto. Con questa manifestazione vogliamo accendere un faro sulla nostra categoria, ma anche su tutto l’indotto che ha bisogno di risposte. Abbiamo già perso tempo lasciando far correre il mese di aprile e maggio. Abbiamo bisogno di indicazioni precise. Con questa protesta simbolica vorremmo richiamare l'attenzione delle istituzioni».