Ecoemme, chiuso il filone di Montesilvano Indagati Cordoma, Sospiri, De Vico e Sfamurri

Il sindaco di Montesilvano è accusato di corruzione insieme al consigliere comunale e regionale Pdl

PESCARA. Chiusa l'inchiesta sul secondo filone dello scandolo rifiuti, quello che riguarda la Ecoemme, la società che si occupa dei rifiuti di Montesilvano. Il pool di pm ha firmato l'avviso di conclusione delle indagini iscrivendo sul registro degli indagati 9 persone in cui spiccano i nomi del sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma, accusato di corruzione insieme al consigliere comunale e regionale Pdl Lorenzo Sospiri.

Nell'inchiesta che coinvolge Ettore Ferdinando Di Zio, nella doppia veste di amministratore della Ecoemme e di presidente della Deco, ed Ettore Paolo, figurano cinque nuovi nomi: Antonio De Vico, sindaco di Farindola e presidente della comunità Montana Vestina, Massimo Sfamurri, presidente della società Ambiente, Giordano De Luca, amministratore della società Ecologica, Paolo Cucculelli, responsabile dell'area tecnica della comunità Montana Vestina e Fabio Savini, tecnico della comunità Montana Vestina che dovranno rispondere di corruzione.

Sotto accusa, una presunta tangente da 10 mila euro che sarebbe stata ricevuta da Cordoma e Sospiri dalla società Deco come finanziamento per le elezioni regionali del dicembre 2008.

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