Elezioni a Pescara, Pettinari: «Si dovrebbe tornare subito al voto in tutte le sezioni»

Pettinari critica il fatto che sia il centrodestra che il centrosinistra abbiano accolto favorevolmente la sospensiva, perché «significa far tornare un sindaco e una giunta a operare come se nulla fosse accaduto»
PESCARA. «Si dovrebbe tornare il prima possibile a votare in tutte le sezioni e non solo in alcune, perché quello che è stato riscontrato dal Tar è di una gravità inaudita con irregolarità enormi riscontrate nei seggi». Lo afferma il consigliere comunale pescarese Domenico Pettinari, candidato sindaco alle elezioni 2024, il quale, nel commentare quanto emerso dall'udienza odierna in Consiglio di Stato, critica il fatto che sia il centrodestra sia il centrosinistra abbiano accolto favorevolmente la sospensiva, perché «significa far tornare un sindaco e una giunta a operare come se nulla fosse accaduto, pur in presenza di una sentenza del Tar che ha fatto emergere irregolarità catastrofiche su cui si dovrebbe far chiarezza immediatamente».
«Ritengo che il Tar, nell'annullare gli atti di proclamazione degli eletti e consentire solo l'effettuazione di atti urgenti e indifferibili» dice Pettinari «abbia di fatto, depotenziando le attività degli stessi, dichiarato una non piena legittimità della funzione. Oggi, invece, il Consiglio di Stato, con l'accoglimento delle sospensive farebbe tornare i consiglieri, la giunta e il sindaco nella pienezza dei poteri. Fossi stato io una delle parti ricorrenti, non avrei accettato una sospensiva con il reintegro nella pienezza dei poteri di organi che precedentemente il Tar aveva dichiarato legittimi solo per atti indifferibili ed urgenti». «Questa decisione consentirà ai consiglieri di tornare nella pienezza dei poteri, a tempo pieno, percependo quindi il numero dei gettoni pieni. Alla luce di tutto ciò mi auguro che non si vada troppo per le lunghe, perché potrebbe anche accadere che, con rinvii vari, ci si trovi ad avere un'amministrazione che, nonostante le irregolarità riscontrate dal Tar nei seggi» conclude Pettinari «continui a operare per anni prima che arrivi una definizione nel merito».