Elezioni comunali, la Procura indaga sulle spese dei candidati 

Ieri la Finanza è tornata a Palazzo di città, nell’ufficio del segretario generale, per acquisire  le carte delle spese degli ex assessori Cuzzi e Di Carlo, e del segretario cittadino Pd, Di Pietrantonio

PESCARA. Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta della procura della Repubblica sui grandi eventi al Comune di Pescara e cresce il numero degli indagati. Anche ieri mattina (e lo avevano fatto anche il giorno prima) i finanzieri sono andati nell’ufficio del segretario generale del Comune per acquisire altre carte che riguardano, nello specifico, le spese per l’ultima campagna elettorale. Questo fascicolo, che diventa sempre più corposo, non riguarda solo le manifestazioni organizzate dall’ex assessore al ramo, Giacomo Cuzzi, ma si sta notevolmente allargando anche ad altre questioni, come le spese elettorali e gli eventuali contributi ricevuti. Ed è proprio nell’ufficio della dirigente Monaco, dove vengono depositate le richieste dei singoli consiglieri o assessori comunali, che gli investigatori hanno fatto visita.
Il sostituto procuratore Luca Sciarretta, titolare dell’inchiesta, era partito con la vicenda Cuzzi indagando l’ex assessore per abuso d’ufficio e turbativa d’asta in relazione a una serie di presunti affidamenti sospetti dei grandi eventi a Pescara negli ultimi anni, avvenuti nel corso della precedente giunta Alessandrini. Affidamenti ritenuti molto sospetti in quanto spesso fatti alle stesse società e quindi alle stesse persone. Una circostanza che lasciava supporre, qualora le ipotesi dovessero trovare effettivi riscontri dalle indagini, una sorta di possibile “ritorno” per l’ex amministratore. E cioè: io ti affido la gestione di questa o quella manifestazione, tu mi dai dei contributi elettorali. E quindi inizialmente è accaduto che, acquisendo le carte dei grandi eventi, la procura ha iniziato a iscrivere nel registro degli indagati i titolari delle società che si presume possano essere state favorite da Cuzzi. Ma, carta dopo carta, il magistrato si sarebbe imbattuto, diciamo così, anche sul versante dei rimborsi elettorali. E allora dopo Cuzzi, a finire sotto indagine sono stati prima Simone D’Angelo della “Asd e di Promozione Sociale Pescara’s Promotion”, Andrea Cipolla che ha la “New Events” e la “Best Event 2”, Maria Assunta Martino della “D’Ama”, Piera Sammassimo della “A.S.D. Happy Tata” e Gianfranco Berardinelli della “Eventi live”. Poi, qualche settimana fa, è stata la volta di un altro big del settore, Cristian Summa, collegato alla Videomapping.
A questi si aggiungono ora altri due esponenti politici. Sono l’ex segretario cittadino del Pd Moreno Di Pietrantonio e l’ex assessore Simona Di Carlo (quest’ultima tirata in ballo anche per la vicenda del concorso alla Asl di Pescara) che sono finiti nel mirino della magistratura, ma che non hanno ricevuto per il momento nessun avviso di garanzia. Per loro gli accertamenti riguardano le spese elettorali e gli eventuali contributi ricevuti nelle ultime elezioni, verifiche che potrebbero toccare probabilmente anche altri politici. Ma si tratta, al momento, lo ripetiamo, soltanto di accertamenti che dovranno essere sviluppati proprio alla luce delle carte che gli inquirenti stanno acquisendo in questi giorni. Tutto fa parte di un unico fascicolo, un grande calderone dove stanno confluendo atti, delibere e documenti. E anche le carte acquisite ieri mattina dovranno essere vagliate dal magistrato e dagli uomini del colonnello Luca Lauro, e quindi non è escluso che l’elenco degli indagati si possa allargare. Solo in seguito si potrà pensare a un eventuale stralcio, magari dividendo il versante grandi eventi da quello delle spese elettorali. Per il momento tutti dentro nel fascicolo Grandi eventi.