Esche avvelenate nel parco: bonifica salva gli animali

Francavilla, le segnalazioni dall’area verde dell’Arenazze l’assessore Williams Marinelli interviene per la bonifica
FRANCAVILLA AL MARE. A meno di un mese dall’ultimo episodio torna la preoccupazione in città per i possessori di animali d’affezione. Nei giorni scorsi infatti qualcuno ha posizionato all’interno del parco pubblico Arenazze di Francavilla al Mare delle esche con il fine di uccidere gli animali che frequentano l’area verde.
Un gesto vile soprattutto perché all’interno delle esche, oltre probabilmente a qualche pesticida, erano presenti delle monetine di piccolo taglio che sarebbero servite a soffocare l’animale. Una morte atroce quindi. Solo lo scorso 24 agosto, su viale Primo Vere, al confine con Pescara, era stato avvelenato il bulldog Bruce con un potente topicida, cane scampato alla morte ma ancora sotto costante osservazione veterinaria. «Siamo stanchi e spaventati», dicono i proprietari dei quattro zampe «non abbiamo più il diritto di fare una passeggiata in santa pace, siamo sempre all’erta a dove mettono il muso i nostri cani».
Molti sono coloro che credono che il gesto sia la risposta folle di qualcuno stanco di tutti quei proprietari che quotidianamente, durante le passeggiate, ignorano le deiezioni dei propri amici facendo finta di nulla e non pulendo, quindi, parchi e marciapiedi. «È assurdo e incivile il gesto dei proprietari che non puliscono ma mettere delle esche per uccidere gli animali non è la risposta e la soluzione al problema», dicono i francavillesi scagionando i piccoli quattro zampe dalla “colpa” dei propri bisogni. Ancor più preoccupate sono le volontarie che si occupano delle numerose colonie feline presenti in città: «Noi facciamo del nostro meglio per curare i mici senza però recare alcun fastidio a chi non li tollera», dicono le volontarie «noi facciamo il nostro dovere con passione e dedizione e non sono rari i casi in cui ritroviamo carcasse di gatti investiti o avvelenati».
La zona è comunque stata ripulita già nelle prime ore del mattino di ieri. «Siamo intervenuti tempestivamente appena abbiamo saputo della presenza delle esche», dice l’assessore all’Ambiente Williams Marinelli, che ha subito mobilitato la ditta preposta affinchè pulisse e bonificasse il parco Arenazze. Ma cosa prevede la legge in questi casi? Nel caso in cui qualcuno abbandoni di proposito delle esche avvelenate o con all’interno chiodi ed altri elementi pericolosi, è perseguibile penalmente secondo l’articolo 544 bis della legge 189/2004 del codice penale il cui testo dice: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”. Pene severe sono previste anche per i proprietari che, come detto prima, non puliscono le deiezioni dei propri animali, tali pene sono in questo caso regolate da ordinanze comunali, nel caso della città di Francavilla l’ordinanza è la numero 18 del 20 agosto 2009 che punisce i trasgressori con una multa da 25 a 50 euro. In caso di ritrovamento di esche avvelenate, si ricorda, va sempre avvisata la Asl e il comando di polizia locale che, insieme, procederanno ad indagini ed analisi.
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