Esplode la passione per il kebab anche i manager amano il panino

Crescono i locali che vendono la specialità del mondo arabo: tre attività soltanto intorno alla stazione Peca del Bar del Corso: «Nel 2005 fui il primo a venderlo». E gli stranieri diventano imprenditori

MONTESILVANO. Adulti o ragazzi, italiani o stranieri, operai o manager, non è importante: sono tutti pazzi per il kebab. E così, anche Montesilvano, ha dovuto adeguarsi ai nuovi gusti vedendo spuntare, in diverse zone della città, negozi dai sapori mediorientali. Difficile dire quanti siano davvero i cosiddetti “kebabbari” in città, dal momento che molte tavole calde e gastronomie da asporto hanno arricchito l’offerta servendo anche kebab, ma basti pensare che nei 100 metri che separano la stazione da piazza Trisi sono ben 3 le attività dove è possibile gustare la specialità turca famosa in tutto il mondo. A cominciare dal centralissimo Bar del Corso dove vicino alle classiche pizze e ai panini con i salumi nostrani è comparso anche il kebab: «Sono stato proprio io il primo a vendere il kebab a Montesilvano», racconta Enrico Peca, titolare dell’attività, «era il 2005 e l’unica concorrenza era un locale di Pescara, mentre oggi sono spuntati ovunque». Questo ha determinato un calo delle vendite nel bar anche se la “carne arrostita”, traduzione letteraria del termine, resta una valida alternativa per consumare un pasto veloce, sostanzioso ma soprattutto economico. Già, perché con 3,50 euro si può avere un panino con la carne cotta nello spiedo verticale che ruota – nella maggior parte dei casi si tratta di pollo e tacchino, oppure agnello, mai di maiale, in quanto vietata dalla religione islamica – e guarnita con diversi tipi di verdure e salse.

In particolare, sono 4 i contorni che affiancano il panino che si può gustare qualche metro più in là, alla tavola calda Cicciotto gestita dalla venezuelana Maria Miozzi: «Ho preso in gestione quest’attività già esistente circa un anno fa», spiega la titolare, «e ho deciso di continuare con la vendita del kebab, oltre a prodotti di gastronomia italiana e venezuelana, perché mi sono resa conto che è un prodotto che piace molto». Inevitabile adeguarsi alla vendita di cibi provenienti da culture diverse in una città dove la presenza di stranieri è notevole. Eppure spesso sono proprio gli italiani che vanno alla ricerca del famoso panino dal gusto arabo, come rivelano i venditori: «Diciamo che il 50 per cento delle richieste di kebab», continua la cuoca venezuelana, «proviene da italiani, mentre l’altra metà da stranieri, non necessariamente arabi».

E c’è, poi, chi si dedica solo ai sapori della sua terra, aprendo un’attività che vende solo kebab, come nel caso di Ismail Mohamad, titolare di City Doner Kebab a Santa Filomena: «Ho inaugurato il locale a novembre e ho scelto Montesilvano, sia perché gli affitti sono più bassi rispetto a Pescara, sia perché gli abitanti sono numerosi e apprezzano molto il kebab. Mi auguro», conclude il pakistano, «che il turismo estivo mi faccia lavorare anche di più». Un gusto, quello del kebab, che ha conquistato, quindi, anche il popolo montesilvanese che, tra arrosticini e spaghetti allo scoglio, ha saputo accogliere “a bocca aperta” il gustoso panino venuto da lontano.

Antonella Luccitti

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